In queste ore stanno giungendo in rete delle nuove informazioni riguardanti l’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft, con un nuovo report del New York Times che ha svelato come la FTC (Federal Trade Commission) potrebbe decidere addirittura di avviare una causa contro il colosso americano, così da impedire la gigantesca acquisizione impostata a fronte di un investimento di circa 69 miliardi di dollari.
Questo perché l’ente antitrust americano potrebbe addirittura ricorrere all’avvio di una causa qualora non si verifichino alcune condizioni particolari, non meglio identificate dal report di cui sopra, ma che sarebbero necessarie per far sì che l’operazione venga autorizzata dall’organo di controllo del mercato degli USA.
La FTC potrebbe decidere di fare causa a Microsoft per impedire l’acquisizione di Activision
Il FTC ha infatti avviato alcune discussioni private con Satya Nadella e Brad Smith, rispettivamente CEO e presidente di Microsoft, con l’obiettivo di avere il quadro della situazione un po’ più completo e quindi di conseguenza comprensibile.
Ma nonostante questo fatto, diversi senatori americani hanno chiesto all’ente di valutare con grande meticolosità tutti i documenti riguardanti l’acquisizione di Activision Blizzard King, nutrendo grandi preoccupazioni non soltanto sugli effetti che questa operazione potrà comportare sul mercato e quindi di conseguenza sui consumatori, ma anche gli effetti che questa acquisizioni potrebbe causare anche sui lavoratori. Queste preoccupazioni sono state condivise inoltre anche da alcuni sindacati e dalla presidente della commissione.
E qualora la Federal Trade Commission non dovesse ottenere le risposte sperate da parte di Microsoft, l’ente potrebbe fare causa al colosso americano così da bloccare la gigantesca acquisizione di Activision, cosa che tra l’altro già ha fatto lo scorso luglio per impedire a Meta di acquisire Within, startup che si occupa di realtà virtuale.
In attesa di vedere cosa ne sarà di questa acquisizione, Brad Smith ha dichiarato che il colosso americano da lui guidato è disposto ad accettare formalmente alcune limitazioni così da rassicurare gli enti regolatori internazionali, con il pensiero che in tal senso non può che andare a Call of Duty anche su console PlayStation dopo il completamente dell’acquisizione.