A Plague Tale: Innocence
Presentato giù tempo fa come ricostruzione di un’epoca oscura, A Plague Tale: Innocence narra sotto forma di videogioco uno dei periodi più oscuri e pericolosi della storia dell’uomo, quello delle epidemie di peste nell’alto medioevo. Siamo abituati a percepire il periodo di re, castelli e cavalieri come una parentesi guerreggiante di romanticismo ed eroismo, temi trattati spessissimo dai media videoludico, mentre quasi pochissimo si è detto sulle condizioni del popolo vassallo, ritenuto da sempre poco incline ad un videogioco. Se Kingdom Come ha però stravolto un po’ le basi della narrazione medievale con il suo protagonista di umilissime origini, A Plague Tale: Innocence le butta totalmente all’aria, mettendoci nei panni di una madre che cerca di salvare i propri figli dalla peste nera e dalle orde di topi portatori del morbo. Il video che abbiamo visto all’E3 mostrava uno spezzone di gameplay in cui la nostra protagonista doveva evitare a tutti i costi sciami di ratti, sfruttando una serie di meccaniche stealth abbastanza classiche, ma impreziosite anche dal fatto di dover controllare i due figli, aggiungendo maggiore complessità al gameplay. Figlio di un filone che non ci stancheremo mai di apprezzare, A Plague Tale: Innocence è uno stealth game in terza persona che sovverte le meccaniche classiche della tipologia, dove le zone sicure sono in piena luce e non all’ombra, ambiente in cui i topi prosperano. Non mancheranno ovviamente nemici umani e più “abbordabili”, da sconfiggere con armi o oggetti di fortuna craftabili in apposite postazioni da lavoro, a patto di trovarsi nelle aree sicure. A Plague Tale: Innocence ci ha anche stupito con il suo comparto grafico ed artistico davvero magistrale, dove la ricostruzione del medioevo devastato dalla guerra e dalla pestilenza era ad uno dei livelli più alti raggiunti, peccato non possa dirsi lo stesso delle animazioni dei personaggi, forse troppo innaturali. Il gioco comunque ha decisamente catturato la nostra attenzione, proponendosi come uno stealth nuovo ed originale, in un’ambientazione diversa dal solito, ma dovremo aspettare il 2019 per poterci finalmente giocare, su PC, Xbox One e Playstation 4.
Farming Simulator 2019
Come da tradizione, Focus Home ha presentato anche quest’anno uno dei suoi prodotti di punta dell’intera line up, diventato gioco di culto in Germania surclassando le vendite di qualsiasi altro tipo di gioco. Per chi non l’avesse capito, stiamo parlando ovviamente di Farming Simulator 2019, arrivato al suo decimo anniversario. Ben consci del successo del gioco, gli sviluppatori ogni anno puntano a nuove vette d’eccellenza per i milioni d’appassionati di agricoltura virtuale, arrivando a proporre livelli di fotorealismo impressionanti. Quanto abbiamo potuto vedere a Los Angeles ci ha letteralmente impressionato, dato che la mole poligonale e la nitidezza della build mostrata era tale da far impallidire anche titoli ben più blasonati. Tante le novità per questo nuovo capitolo, a partire da nuovi modelli di macchine agricole, completamente personalizzabili, un maggior livello di realismo nella movimentazione del terreno, tempo atmosferico dinamico e una mappa di gioco letteralmente gigantesca. Una feature su cui gli sviluppatori hanno insistito molto è il multiplayer fino a sedici giocatori, dove ognuno potrà svolgere i propri compiti per far crescere l’azienda, tutti collegati in tempo reale. In arrivo anche la gestione delle mod cross platform, disponibili sin da subito anche per i giocatori console con import diretto da quelle create su PC. Inoltre, gli sviluppatori hanno insistito sul fatto che il controllo su quest’ultime sarà totale, e si impegneranno a rimuovere qualsiasi tipo di mod ritenuta eccessivamente idiota perché “Farming Simulator è un gioco serio. Non ci vogliamo cazzate sopra”. Letterali parole.
The Surge 2
Dopo aver ottenuto l’attenzione di critica e pubblico nonostante alcuni innegabili difetti, The Surge ritorna con un seguito ambientato nel medesimo periodo del primo episodio, ma con un protagonista diverso ed un pianeta nuovo. Ben consci dei problemi del precedente capitolo, gli sviluppatori hanno chiarito da subito che i feedback dell0utenza non saranno ignorati, ed ecco quindi con una build in cui i punti di forza del nuovo capitolo sono stati gettati in pasto ai giornalisti. Combattimenti molto più veloci, possibilità di intercambiare da una a due armi, nemici più vari e reattivi, addio agli zombie e benvenuti a robot assassini ed alieni invisibili. A proposito di questi ultimi, abbiamo visto in azione una nuova meccanica di individuazione dei nemici, prima invisibili, poi rivelati grazie all’attivazione di una speciale torre fissa. Altra grande novità, addio al protagonista specifico e benvenuta personalizzazione del personaggio; insomma, The Surge 2 punta ad assomigliare molto di più ad un Bloodborne senza però perdere la sua unicità, come dimostrato dal design dei nemici e dal set di armi da fuoco in possesso del nostro protagonista, ora molto più vario e letale, che comprende anche cannoni automatici a rateo di fuoco ridotto, laser e tanto altro. Siamo sinceri, non vediamo l’ora di scoprire di più di questo nuovo capitolo, in arrivo nel 2019 per tutte le piattaforme.
Greedfall
È passato un po’ di tempo da quando lo Studio Spiders ha presentato Greedfall, una nuova IP ambientata in un universo fantasy rinascimentale dalle fortissime meccaniche GDR. L’isola dove è ambientato il gioco è stata invasa da una forza sconosciuta e starà a noi, come protagonisti dell’avventura, scoprire cosa stia effettivamente succedendo. Una mappa enorme a nostra completa disposizione è il palcoscenico nel quale affronteremo i mostri a suon di magie e scontri all’arma bianca, con un mix di vari personaggi che potremmo portare con noi nel party. La feature su cui gli sviluppatori hanno insistito più di ogni altra è che tutto in Greedfall è interconnesso, con le varie quest con finali alternativi che andranno poi a modificare sai la narrativa che la stessa storia e progressione. Un connubio decisamente intrigante, dato che promette di essere un gdr complesso e altamente rigiocabile, caratterizzato da un’ambientazione originale che raramente si vede nel media videoludico.