La saga di Bayonetta ha inizio del 2009, l’hack’n’slash ideato da Hideki Kamiya e sviluppato da PlatinumGames è arrivato inizialmente su PlayStation 3 e Xbox 360. Il titolo venne accolto particolarmente bene, a tal punto da essere definito uno dei migliori titoli d’azione pubblicati nello stesso anno da Play Generation. Nonostante gli ottimi dati riguardanti le vendite, l’editore SEGA ha scelto di non investire nel sequel: proprio per questo motivo Bayonetta 2 è stato pubblicato da Nintendo in esclusiva per Wii U nel 2014 e quattro anni dopo è arrivato anche su Nintendo Switch.
Per il terzo capitolo dedicato all’omonima strega, l’attesa è stata particolarmente lunga: il lancio di Bayonetta 3 è avvenuto questo 28 ottobre dopo ben otto anni dal secondo titolo come videogame esclusivo per Nintendo Switch, conquistando in un breve lasso di tempo ottimi voti sia da parte della critica che dai fan: secondo la rivista nipponica Famitsu il titolo sarebbe particolarmente vicino al perfect score. Gli sviluppatori hanno dunque colto l’occasione per spiegare i motivi dietro la lunga realizzazione del titolo: lo scrittore Hideki Kamiya, il produttore Yuyi Nakao e Makoto Okazaki di Nintendo hanno parlato della lunga gestazione di Bayonetta 3 in un recente numero di Famitsu.
Per Bayonetta 3, il team non si è mai fermato e ha voluto continuare a ingrandire il progetto senza andare a intaccare la qualità.
Secondo quanto affermato da Kamiya e Miyata le cose non sono andate esattamente secondo i piani per via di tutti i contenuti che il team desiderava includere nel gioco. Nakao ha affermato che la squadra non si è mai fermata non perché non sapesse come proseguire nel gameplay, bensì per l’esatto contrario: gli sviluppatori hanno scelto di includere meccaniche originariamente non pianificate. Okazaki ha spiegato che grazie al team di PlatinumGames, la qualità e quantità del contenuto del videogame ha superato decisamente le aspettative. Dalla chiacchierata emerge che lo stesso Kamiya avrebbe chiesto al team se non fossero già al lavoro su troppo materiale: inutile dire che gli sviluppatori abbiano risposto di no e successivamente abbiano continuato a inserire altro.
In Bayonetta 3 sarà presente la possibilità di evocare demoni: inizialmente erano previsti solo cinque, ma andando avanti il team ha continuato a inserirne altri fino ad arrivare a più di dieci per questo motivo è stato deciso che il numero sarebbe dovuto essere almeno pari a quelli presenti nel suo predecessore, a parlarne è Miyao:
In Bayonetta 2 erano presenti circa venti demoni. Non volevo inserirli tutti, sappiamo già che ovviamente non poteva essere realistico. Il problema principale era nell’attaccamento dei fan verso alcuni demoni, volevamo includerli tutti e allo stesso momento non averne di nuovi avrebbe lasciato un senso di solitudine da quel punto di vista. Perciò è stato necessario trovare un equilibrio.
Infine lo stesso Kamiya ha voluto far tornare alcune delle creature presenti nel primo Bayonetta e dunque sono stati inclusi per non ignorare la sua richiesta: il game director ha spiegato che avendo lavorato intensamente al primo capitolo, ormai è particolarmente affezionato ai demoni presenti.
Lo sviluppo di Bayonetta 3 dunque è stato decisamente impegnativo sotto vari aspetti: la fatica è stata ripagata dai voti e dalla calorosa accoglienza da parte dei fan, nonostante l’iniziale tentativo di boicottaggio da parte della doppiatrice originale della Strega. Infine, nel corso dell’intervista l’intero team ha colto l’occasione per affermare che saranno per sempre grati a Nintendo per il lavoro che sono riusciti a realizzare.