CDPorjekt Red ha trovata la strada dorata per raggiungere il cuore dei fan, che passa incredibilmente attraverso le loro richieste. La casa di sviluppo polacca, quando creò il Gwent in The Witcher 3 non si aspettava certo un successo così travolgente per il passatempo fatto di carte collezionabili proprie del gioco dello Strigo, ed invece è successo: milioni di giocatori hanno perso innumerevoli ore a combattere sui tavoli di legno delle osterie dei regni settentrionali per racimolare tutte le carte disponibili. I fan ne volevano ancora, CD Projekt ha acconsentito (e chiamali fessi). Il gioco di Gwent è ormai realtà e da mesi macina numeri su numeri. Ma CD Projekt sa benissimo che i giocatori sono sempre affamati di novità e sono costretti a mantenere alta la loro reputazione; ecco che quindi in quel di Colonia abbiamo assistito ad una presentazione su quello che bisogna aspettarsi da Gwent nei prossimi mesi.
Data la formula di free to play e la notorietà del brand da cui proviene, Gwent ha raggiunto in pochissimo tempo risultati ragguardevoli, tanto che in molti hanno iniziato a chiedere per tornei ufficiali. Proprio per questo Cd Projekt ha puntato ora verso l’Esport vero e proprio, con l’istituzione di tornei mondiali che prenderanno il nome di Gwent Masters. I tornei ufficiali si svolgeranno in vari step durante una singola stagione, che permetteranno a tutti i giocatori di partecipare. La prima parte sarà quella Open con 8 tornei durante la stagione, in cui chiunque potrà combattere online contro decine di avversari e i migliori 8 giocatori potranno contendersi un premio di 25.000 dollari e per i due finalisti sarà garantito l’accesso al secondo step, i Gwent Challenger. Durante l’anno saranno ospitate 4 di queste competizioni, che vedranno partecipare i 4 finalisti dei tornei open, il vincitore del precedente challenger e alcuni giocatori invitati direttamente da Cd Projekt Red, per un premio finale di 100.000 dollari. Tutto per arrivare poi al tier finale dei Gwent World Masters, in cui 8 giocatori combatteranno per il titolo di Campione del mondo di Gwent e un premio finale di 250.000 dollari. L’unità di misura di queste partite ranked saranno le Corone, speciali punti accumulabili durante le partite classificate che permetteranno di accedere a tutte le competizioni. Un programma di tutto rispetto per un titolo che tutto sommato è ancora in beta ma che ha già le idee chiare su cosa aspettarsi dal futuro.
In termini di gameplay, CD Projekt sta ovviamente migliorando ancora il proprio prodotto con l’aggiunta di 30 nuove carte, nuove feature social per i giocatori e ovviamente rivedendo il bilanciamento delle varie carte, per rendere il gioco sempre bilanciato e competitivo. La novità più importante però arriva da un nuovo contenuto a pagamento che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, Thronebreaker. Questo non è altro che una campagna single player pensata appositamente per il gioco di Gwent, con protagonista Meve, regina dei regni gemelli di Lyria e Rivia. Da quanto ci hanno detto gli sviluppatori, la campagna ricalcherà appieno lo stile di The Witcher, con tantissime scelte morali che andranno ad influenzare la storia e numerosi dialoghi per scoprire i retroscena sul mondo di gioco. Prendendo il controllo di Meve, andremo in giro per 5 diverse mappe, incontrando NPC e risolvendo quest, ma soprattutto combattendo tramite le carte. Un’aggiunta originale e ottimamente confezionata, che si discosta dai titoli simili che hanno provato a gestire un single player di questa portata e che si fa forte dell’esperienza di Cd Projekt. Le ambientazioni e le mappe che abbiamo visto durante la nostra prova ci sono apparse estremamente curate e ben definite, e che ci hanno mostrato una parte del mondo di The Witcher che non avevamo mai visto finora.
L’introduzione di una componente single player di questa portata è un chiaro segnale di come CD Projekt Red creda nel progetto del Gwent e di come la risposta del pubblico sia stata eccellente. Da quanto abbiamo potuto vedere non si tratterà di un semplice DLC, ma di una vera e propria espansione al pari di Blood and Wine e Heart of Stone, con decine di ore di gioco e oltre 20 nuove carte aggiuntive. Se a tutto questo ci aggiungiamo le aspettative per la stagione competitiva e il livello dei premi in palio, è palese come Gwent si stia evolvendo a prodotto di punta dello studio polacco al pari di The Witcher e dell’attesissimo Cyberpunk 2077.