Dopo una parentesi fantasy che aveva esaltato i fan di mezzo mondo, la saga di Total War ritorna nel suo ambito principale, la rappresentazione storica. Stavolta però, contrariamente ai capitoli precedenti, Total War Three Kingdoms prende in considerazione un periodo storico che ha già in Dinasty Warriors un valido esponente, ma che comunque rimane di un fascino senza pari: la Cina della guerra dei Tre Regni. Un’epoca di conflitti, tradimenti e distruzione, ma che comunque ha visto nascere alcuni tra i più grandi guerrieri e statisti dell’umanità, come Cao Cao e Lu Bu. Proprio questi personaggi sono stati la centro della dimostrazione a cui abbiamo assistito all’E3 2018, dove gli sviluppatori di Creative Assembly ci hanno mostrato orgogliosi il frutto del loro nuovo lavoro.
Il primo impatto con Total War Three Kingdoms avviene quasi in sordina, dato che l’interfaccia di gioco è pressoché identica a quella già sviluppata in Warhammer, mentre il gameplay rimane lo stesso di tutti i capitoli precedenti. Tuttavia un utente esperto noterà immediatamente una serie di modifiche, prima tra tutte la mappa di gioco, infinitamente più dettagliata e completamente ridisegnata nello stile, da far sembrare quella di Ulthuan quasi una bozza. L’altra grande novità riguarda invece la presenza di numerosissimi personaggi per ogni casata, tutti giocabili ed ognuno con la loro serie di abilità speciali, sia attive che passive. La demo era incentrata ovviamente su Lu Bu e Cao Cao, ma se avete giocato un minimo ad un qualsiasi Dinasty Warrior, sapete benissimo lo spropositato quantitativo di guerrieri che popolavano quell’epoca, e questo ci fa ben sperare sulla release finale. Nello specifico, la battaglia di Xiapi, giocata in live durante la dimostrazione, ci ha permesso di ammirare i due personaggi più famosi affrontarsi in un assedio.
L’impatto grafico è stupefacente, segno che gli sforzi con il primo Warhammer sono serviti tantissimo a realizzare una serie di dettagli minuziosi su ogni singolo soldato, donandogli personalità e contraddistinguendolo dai suoi stessi commilitoni. Ora gli eserciti sembrano veramente tali, così come l’ambiente nel quale vanno a scontrarsi: reattivo, definito, con effetti di luce e particellari incredibili. L’assedio di Xiapi è un vero spettacolo per gli occhi, con edifici in fiamme, mura che crollano, macchine da guerra che coprono con i loro rombi le cariche di cavalleria. La novità nella gestione in real time delle battaglie è legata a doppio filo con i nuovi personaggi, ora ognuno a comando di diversi plotoni di soldati ai quali può donare bonus passivi. In questo modo si rendono le battaglie estremamente dinamiche, dando finalmente importanza anche ai vari personaggi anche come comandanti, finora relegati a pedine sulla mappa nei giochi politici o a singole unità dal grande potere. Ma non questa l’unica feature introdotta in questo Total War Three Kingdoms: data la grande abilità marziale dei comandanti dell’epoca, sarebbe stato un vero peccato non poter sfruttare la loro potenza in scontri all’ultimo sangue 1v1, ed ecco quindi l’arrivo dei Duelli, dove i generali si scontreranno tra loro sul campo di battaglia in combattimenti in pieno stile Wuxia, potendo anche utilizzare alcune delle loro abilità attive direttamente nello scontro. L’esito della lotta avrà un importante impatto sul morale del nemico, anche se ci è stato assicurato che sarà in grado di ribaltare situazioni catastrofiche, mantenendo così intatta la predominanza strategica e tattica del titolo. Interessanti anche le relazioni che i vari personaggi avranno tra loro, dove si scambieranno battute, minacce e promesse a seconda di come sono i rapporti tra di loro.
A livello di IA, abbiamo notato un netto miglioramento nell’adattamento al combattimento, cosa che negli ultimi episodi andava lievemente a farsi benedire. Ora invece i fronti si adattano a seconda dell’andamento del combattimento, quindi le formazioni si andranno a rinforzare automaticamente nei punti più deboli, dando anche un po’ di respiro al giocatore. E’ chiaro che un esercito abbandonato a sé stesso, per quanto potente possa essere, verrà dilaniato in poco tempo se dall’altra parte del campo di battaglia c’è un generale organizzato. Abbiamo notato anche la presenza di un indicatore per le varie stagioni, anche se non è chiaro come e se queste possano influenzare i combattimenti, ma sognare non costa nulla. In fin dei conti, tante piccole migliorie che puntano a migliorare il già solidissimo gameplay della serie, sfruttando inoltre un periodo storico estremamente affascinante e denso di eroismo come quello dei tre regni. Total War Three Kingdoms arriverà sui nostri PC nella primavera del 2019 e per quella data vedremo di farci trovare pronti, rispolverando le massime dal Sun Tzu, stavolta più attuale e utile che mai.