Lanciare un titolo durante la baraonda dell’E3 può sembrare follia ma, tra gli annunci senza date e l’hype generato dai titoli in arrivo tra qualche mese, la concretezza di Unravel Two ha decisamente migliorato le nostre giornate, scopriamo dunque come si comporta il secondo capitolo del platform-puzzle di ColdWood Interactive che, sotto l’ala protettrice di Electronic Arts va ad ampliare il catalogo di EA Originals.
Tangled up in two
Dopo una corposa presentazione durante la conferenza di Electronic Arts tenutasi lo scorso sabato in quel di Los Angeles, i ragazzi di ColdWood Interactive hanno annunciato l’esistenza ed il lancio immediato di Unravel Two. Un piccolo fulmine a ciel sereno che ci ha veramente sorpresi e ci ha dato qualcosa da giocare nell’attesa dei titoli in arrivo a settembre. Unravel è stato un platform insolito, emozionante e profondo che ha saputo toccare le corde giuste, proponendo un bilanciato di mix di elementi platform e puzzle innovativi impreziositi da un taglio artistico decisamente particolare. Quella di Unravel era un’esperienza intima, il tema della famiglia e dei legami simboleggiati dal filo che intreccia le relazioni tra le persone che, come una matassa, spesso finiscono per ingarbugliarsi. Un titolo innocente, semplice e mai troppo severo nei confronti del giocatore, un’occasione per fermarsi a riflettere sull’importanza delle piccole cose anche in quel caos frenetico che è la nostra vita. Unravel Two propone un tipo di legame decisamente differente che, pur incentrandosi sulle relazioni interpersonali, abbandona i legami famigliari e si concentra sull’amicizia e sul bisogno reciproco che accomuna due persone che si amano. Ancora una volta i ragazzi di ColdWood Interactive sono riusciti a trovare la perfetta metafora per introdurre delle novità all’interno di Unravel Two capaci di stravolgere completamente il gameplay ed il level design del titolo, poco più avanti scopriremo come.
Nonostante la premessa molto interessante, Unravel Two non va a sviluppare lo stesso percorso narrativo del primo capitolo ma si limita a proporre degli scorci di una storia che vede due ragazzi in fuga. Mentre le scene di intermezzo di Unravel riuscivano in qualche modo a dare un’idea di quella che era la progressione narrativa, Unravel Two propone un modello più fumoso e metafisico, lasciando che il giocatore immagini un po’ la storia e si concentri sul videogioco. La più grande novità di Unravel Two, come facilmente intuibile anche dalla copertina del titolo, è la presenza non di uno ma di due protagonisti giocabili. I due Yarny dovranno collaborare per superare i livelli e le insidie sul loro percorso, aprendo così le porte ad una componente cooperativa molto interessante. Una delle peculiarità del titolo consiste nel poter affrontare l’intera avventura in solitaria pur dovendo coordinare due personaggi, tutti i puzzle sono infatti strutturati in modo da non dover mai svolgere azioni con due personaggi contemporaneamente, lasciando il tempo per il cambio a coloro che affrontano il gioco in single player. Inutile dire che l’esperienza di gioco è chiaramente orientata alla cooperativa con un amico ma la limitazione ad una co-op locale restringe di molto le possibilità. L’assenza di una co-op online ma solo locale costituisce un forte limite per Unravel Two e data la struttura del titolo, questa mancanza non è attribuibile a delle ripercussioni in gioco a causa della latenza.
Together we stand
Se da un lato la scelta di adottare un level design che permettesse anche al giocatore singolo di affrontare l’avventura senza problemi, dall’altro, quando affronta il titolo con un amico, l’intera impostazione dei puzzle e delle sezioni platform può sembrare fin troppo semplice. Ci sarebbe piaciuto vedere un titolo più “portal-oriented”, nel quale viene richiesto un vero gioco di squadra con tanto di tempistiche e precisione da mettere in atto per superare determinate sezioni. Unravel Two cerca invece di accontentare tutti con una via di mezzo che, pur essendo ancora una volta piacevole, non riesce quasi mai a stupire. I sette livelli che compongono la storia ci scorrono addosso come una passeggiata nel parco se non per qualche sezione leggermente più complessa che però richiede quasi sempre lo stesso approccio. Altro discorso invece per quanto riguarda le sfide opzionali che possono impegnare senza mai portare alla frustrazione. Anche in questo caso il tutto è strutturato per accomodare i bisogni del giocatore solitario e ben poco viene lasciato al gioco di squadra, la possibilità di “incorporare” uno Yarny dentro l’altro costituisce infatti la soluzione alla maggior parte dei problemi per quanto riguarda le sezioni platform. Unravel Two propone un totale di 7 Livelli principali e 20 sfide opzionali, impostando l’asticella della longevità sulle 6-7 ore che arrivano anche a 10 qualora si vada per il 100% con i collezionabili presenti in ogni livello. Nonostante la massiccia innovazione portata dalla co-op, Unravel Two non riesce a stupirci quanto il primo capitolo e, sarà che il senso di novità è sparito, sarà che l’eccessiva semplicità del titolo ci ha lasciati un po’ con l’amaro in bocca ma, volendo fare un paragone, Unravel Two non riesce a superare il primo capitolo. Questo non vuol dire che il titolo non fa un buon lavoro ma che semplicemente si sarebbe potuto fare di più. Unravel Two adotta una forma mentis completamente diversa rispetto al primo capitolo e fa leva sulla presenza dei due personaggi a schermo e sul filo che li lega. Durante i vari puzzle la chiave di lettura è sempre legata al collegamento tra i due personaggi, sfruttando in ogni situazione tale legame per mezzo del motore fisico. Oscillare facendo leva sull’altro personaggio o avvolgere un oggetto per poi lanciarsi mente l’altro tiene la corda, raggiungere un punto elevato con un personaggio ed arrampicarsi con l’altro grazie al filo che li lega. L’interazione tra i personaggi in Unravel Two è dunque abbastanza profonda ma soprattutto innovativa.
Come sempre il taglio artistico rappresenta una componente molto importante per titoli del genere e Unravel Two non fa assolutamente sconti per quanto riguarda la bellezza delle ambientazioni e la gestione delle luci. Gli scorci proposti dal titolo e la cura dei dettagli nel riprodurre un mondo apparentemente gigantesco dagli occhi dei nostri protagonisti riesce a riproporre quelle sensazioni che abbiamo provato con Unravel. Graficamente molto migliorato, il titolo propone una gestione delle luci e degli effetti decisamente più prestante di quella del primo capitolo e, dalla nostra prova su PC, anche la stabilità riesce a convincerci grazie ad un frame-rate impostato sui 60 che accenna soltanto qualche calo ma nulla di veramente significativo. Unravel Two è sicuramente un titolo da provare, possibilmente con un amico, che esce in un periodo ideale dove un videogioco rilassante e spensierato può allietare le giornate estive e strapparci qualche risata.
PRO:
- Meccaniche di gioco ancora una volta innovative
- Profondo legame tra i due personaggi sia in termini narrativi che ludici
- Co-op divertente ed articolata…
- Affrontabile anche in solitaria…
CONTRO:
- …ma spesso troppo semplice
- …limitando il level design
- Decisamente troppo breve
Voto: 7.5