Atteso spasmodicamente, a metà strada tra il vapowave e la leggenda, Kingdom Hearts 3 ha avuto finalmente una data d’uscita e delle sequenze di gameplay vere e proprie, come abbiamo potuto provare oggi durante lo showcase di Microsoft. Questa forse rappresenta la più grande novità di tutte, oltre al fatto che il gioco esiste, e finalmente anche i fan possessori di Xbox One potranno godere dell’ultima fatica targata Square Enix. Titolo presente tra l’altro in tutte le conferenze, dove ogni volta è stato mostrato qualche pezzo inedito, con ad esempio l’apparizione di Jack Sparrow e tutti i personaggi della saga dei caraibi rivelata durante la conferenza Sony. Il gioco c’è quindi, lo ribadiamo, e lo abbiamo potuto finalmente provare con mano, avendo a disposizione ben due livelli diversi con altrettante ambientazioni.
La prima in cui ci siamo fiondati è stata quella riguardante Toy Story, dove Sora, Paperino e Pippo arrivavano nella stanza dei giochi di Andy, dove abbiamo incontrato tutta una serie di vecchi amici, tra cui Woody e Buzz ovviamente. Questo è stato un ottimo momento per mostrare il sistema di combattimento del titolo, che punta decisamente all’action con elementi da gioco di ruolo, sempre in linea con quanto finora raggiunto dalla serie. Qui Sora ha potuto dare sfoggio sia delle sue abilità marziali con il Keyblade, aiutato ovviamente dalle magie di Pippo e Paperino, dagli effetti decisamente appariscenti. Una volta sconfitti tutti i nemici, si è potuto esplorare la stanza (praticamente identica a quella del film) e mostrare nuovamente come Sora possa camminare lungo le pareti, per una verticalizzazione dell’esplorazione. La demo è proseguita poi con uno scontro tra mech giocattolo pilotabili, in grado sia di sparare che ti attaccare corpo a corpo. Un ottimo segno, che sicuramente mostra quanto la varietà di situazioni e gameplay caratterizzerà quest’ultimo episodio. Parlando nel dettaglio del sistema di combattimento, la vera novità sta nel fatto che non ci troviamo più davanti ad un semplice spamming del tasto d’attacco, ma anzi siamo finalmente di fronte ad una gestione ponderata dei pattern offensivi. Ora il Keyblade, grazie ai poteri acquisiti nei mondi di gioco, potrà cambiare forma e acquisire abilità diverse, come era già stato accennato in Birth by Sleep; ad esempio, nel mondo di Toy Story, il Keyblade può diventare una sorta di martello stordente con attacchi ad area. Un sistema di combattimento quindi nettamente migliorato, che probabilmente innalzerà di molto il livello qualitativo finale dell’opera, segno anche che il gioco si sta effettivamente evolvendo (e ci sembra il minimo, dopo gli anni di silenzio).
La seconda parte della demo era incentrata sul mondo di Hercules, e non a caso portava il nome di Olimpo. Qui le abilità di arrampicata di Sora si sono dimostrate ancora più incisive, dato che l’obbiettivo della missione era raggiungere la cima del monte per combattere contro il titano di lava che voleva la nostra pelle. Lo scontro contro nemici decisamente più grandi è sempre esaltante, e anche questo non fa eccezione, mettendo in mostra la nuova abilità di scalata e i nuovi effetti delle skill degli eroi. Ad essere sinceri, abbiamo riscontrato qualche piccolo problema riguardante la gestione della videocamera, che alcune volte faticava a seguire Sora, ma nulla di preoccupante. I nuovi eroi presentati finora funzionano alla perfezione, non stonando minimamente con lo staff principale, anzi lo arricchiscono a dismisura.
Tecnicamente, il gioco è incredibile, soprattutto per quanto abbiamo potuto vedere nella Toy Box. Sapevamo che la Pixar fosse coinvolta nello sviluppo, ma non credevamo che si potesse raggiungere questo livello qualitativo: Kingdom Hearts 3 sembra in tutto e per tutto un film Pixar, tanto che a tratti facevamo fatica a credere di star impugnando un joypad. Il risultato è incredibile anche per quanto riguarda gli effetti particellari e della gestione delle mosse speciali, davvero spettacolari da ammirare, ed un piacere da eseguire (le tazze de La Bella e la Bestia sono meravigliose). L’annuncio durante la conferenza Sony della presenza anche del mondo dei Pirati dei Caraibi ha posto inoltre enfasi sullo stile grafico completamente differente, molto più legato alla verosimiglianza con gli attori reali e per questo vedere Sora, in quella risoluzione, ci ha un po’ smosso dentro.
Questa prima prova con il gioco ci ha convinto assolutamente, dato che abbiamo riscontrato solo migliorie sotto tutti i punti di vista. Primo fra tutti il nuovo sistema di combattimento, ora più ponderato e decisamente spettacolare da osservare, ma soprattutto, lo stile grafico del gioco che ha attinto a piene mani da Disney, restituendoci quell’effetto nostalgia che rende Kingdom Hearts 3 quello che deve essere: un enorme e bellissimo scatolone dei giochi. Manca ancora tempo fino alla data d’uscita, che ricordiamo essere il 29 Gennaio 2019, e rimane ancora da scoprire quanto sarà profonda ed originale la storia principale, ma le premesse per un ritorno trionfale dopo anni ci sono tutte.