L’antitrust del Brasile ha contattato in queste ore tutta una serie di attori del mondo dei videogiochi, chiedendogli la loro opinione in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, cercando di scoprire di conseguenza se secondo loro tale operazione potrebbe dare il via ad una vera e propria situazione di monopolio per l’industria di riferimento.
Google, Ubisoft e Riot Games hanno condiviso una risposta differente rispetto a quella riportata da Sony per quanto riguarda l’acquisizione di Activision Blizzard
Tra i publisher che hanno risposto alla chiamata dell’ente di cui sopra troviamo quindi Ubisoft, Google, Bandai Namco e Riot Games, che hanno risposto in modo sostanzialmente differente rispetto a quanto fatto da Sony, affermando come a loro avviso le varie IP di Activision Blizzard hanno già sul mercato dei diretti concorrenti ben prestabiliti e di successo.
Secondo loro infatti Call of Duty, World of Warcraft e Candy Crush, giusto per citarne tre, hanno già dei diretti concorrenti, con Ubisoft che proprio a riguardo cita per esempio Rainbow Sir, Battlefield, Apex Legends e PUBG come competitor diretti di Call of Duty, mentre invece ESO Online o Blade & Soul sono i concorrenti diretti di World of Warcraft.
Nella discussione è poi intervenuta anche Google, che ha citato Battlefield, Rainbow Six e Counter Strike come diretti concorrenti di Call of Duty di Activision Blizzard, mentre invece World of Warcraft deve vedersela con Lost Ark, ESO e Guild Wars 2. Infine sempre secondo il colosso americano, Candy Crush di Activision Blizzard ha come competitor Puzzle Quest e Bejeweled, mentre invece Diablo ha come alternativa sul mercato Fallout.
Infine secondo Riot Games i vari titoli di Activision Blizzard hanno come concorrenti Battlefield, Apex Legends, Counter Strike, Valorant e Rainbow Six per Call of Duty e Final Fantasy XIV e TERA per World of Warcraft.