Migliaia di fumetti, un videogioco, due film e milioni di dollari. Questo è il bottino accumulato da Wade Wilson, il mercenario chiaccherone meglio noto al mondo come Deadpool. Lo spettacolare successo del secondo film, attualmente nelle sale, ci ha fatto riflettere su quanto effettivamente la figura del supereroe che si rigenera sia perfetta per il media videoludico, soprattutto per la sua irriverenza e quel vizio adorabile di sfondare la quarta parete. Il titolo targato Activision che uscì qualche anno fa, nonostante non fosse privo di difetti aveva dalla sua una sana dose di fancazzismo strabordante e quella sempre apprezzabile voglia di non prendersi mai sul serio. Non sarebbe effettivamente ora di ridare lustro a Deadpool e alla sua squadra di Xmen?
Le skill del nostro meraviglioso eroe con le armi e i combattimenti lo rendono praticamente perfetto per qualsiasi tipo di action adventure, esattamente come fu nel 2013, dove abbiamo visto le comparsate anche di Cable, Domino, Psylocke, Rogue e ovviamente Wolverine. Rimane facile immaginare un seguito che si orienti esattamente nella stessa direzione, sempre e comunque affrontando il tutto in maniera estremamente irriverente, scorretta e senza alcun tipo di limite. Perché questo è Deadpool, una libertà incondizionata che in effetti manca nel media da un po’ di tempo. Questa potrebbe essere l’occasione per tirare fuori dal cilindro qualcosa di provocatorio ma al tempo stesso divertente, senza dover pensare troppo a chi potrebbe essere il pubblico di riferimento. Lo sdoganamento dei Supereroi come fenomeno culturale di massa è ormai in atto da anni e tutti sono in grado di riconoscere gli eroi in costume, soprattutto quelli dalla spiccata personalità come Wade. Il gioco di Deadpool deve essere libertà di espressione ma anche un modo per sperimentare con i videogiochi, un’occasione da non perdere per sfondare il limite che c’è tra gioco e giocatore, un po’ come fece ai tempi Kojima con Metal Gear. Siamo pur sempre in tema di intrattenimento, ma se pensiamo a qualcosa che possa rivoluzionare la narrativa nei videogame ad oggi, non c’è miglior esempio di quello di Deadpool. Se questa affermazione può sembrare esagerata, è del tutto legittimo, ma provate per un istante a concepire un titolo dove il protagonista parla con voi, vi guida, vi insulta addirittura in maniera neanche troppo velata, e perché no, interagisca con voi mentre stringete convulsamente il pad.
Se quindi narrativamente un nuovo titolo di Deadpool potrebbe portare ad un’innovazione, pensando puramente alla tipologia di gioco possiamo sperare nell’introduzione dei suoi comprimari come protagonisti, e non solo comparse. Si, Wade non ama condividere la scena, ma pensiamo per un momento al potenziale inespresso di personaggi del calibro di Cable o Psylocke o perché no, anche Domino. Se la loro fama non arriva a giustificare un titolo stand alone, inserirli giocabili insieme a Deadpool potrebbe essere la scelta giusta per un titolo incredibilmente divertente e variegato. Cable con le sue abilità balistiche sarebbe perfetto per un tps action, mentre Psylocke addirittura dominerebbe la scena con i suoi poteri telecinetici; già in passato gli X men sono stati visti protagonisti di numerosi titoli, ma la stragrande maggioranza è uscita nel periodo Sega e Super Nes, non variando mai dalla tipologia beat ‘em up o platform action. Negli ultimi anni la figura di Wolverine ha ispirato alcuni action in terza persona, con risultati altalenanti, e per questo crediamo che sia arrivato il momento per gli altri di splendere. C’è bisogno di un’innovazione generale che possa dare nuova linfa al filone supereroistico, magari prendendo una direzione diversa. Il successo della serie Arkham di Batman e l’’hype per il nuovo Spiderman sono l’esempio perfetto di quanto i videogiochi a tema super eroi siano in realtà titoli eccellenti se pensati con criterio, e nonostante i titoli appena citati siano imparagonabili ad un gioco su Deadpool, servono alla nostra analisi. Wade sta spopolando, lo stile politicamente non corretto ormai piace a tutti ed è ora di variare un po’ il menù. Perché non farlo proprio con la portata più esplosiva di tutte?
E se proprio volessimo andare sul sicuro, perché non pensare al meraviglioso mondo degli indie? Tagliamo via tutto quello che concerne titoli tripla A, come costi esorbitanti di sviluppo e di marketing, e concentriamoci nella forma ludica più pura. A quanto descritto finora, e riprendendo anche i canoni dei primi giochi dell’epoca, chi non vedrebbe la X Force in uno shoot em up a scorrimento, magari in cooperativa a quattro giocatori online? Tagliando le speculazioni, questa potrebbe essere l’occasione più fattibile per il brand, e che forse si adatterebbe meglio anche allo spirito scanzonato del personaggio e della sua squadra, rivoluzionando al tempo stesso la narrativa e l’interazione con il giocatore. Comunque sia, non sappiamo quale sarà il destino di Deadpool nel campo dei videogiochi, ma sarebbe davvero un enorme peccato veder sprecata una bomba di questo potenziale.