Gamescom 2022 è oramai l’unica grande fiera videoludica storica rimasta al mondo occidentale, tenendo conto del fatto che l’E3, che non si terrà quest’anno, è oramai una fiera ridotta all’ombra di se stessa. Purtroppo però anche questa edizione della fiera di Colonia sta cominciando a soffrire un destino analogo, mostrando i segni di declino che accompagnarono la caduta in disgrazia della fiera losangelina. Il primo di questi segni sono le grandi defezioni, quelle di molti dei nomi più grandi dell’industria.
La Gamescom 2022 vedrà l’assenza già confermata di molti protagonisti del settore, e si teme altri possano seguirne l’esempio:
Tra i grandi assenti già confermati si segnalano Sony, Nintendo, Activision Blizzard, Take-Two e anche Wargaming, nota per il popolare World of Tanks. Al momento l’evento prevede ancora la presenza, dichiaratamente già confermata, di ben 250 espositori, ma purtroppo la lista dei nomi non è stata resa pubblica e non possiamo dunque dire quanti “big” del settore vi siano presenti. Probabilmente vedremo la presenza di quei team che hanno sempre sostenuto le fiere videoludiche nel loro formato classico, come THQ Nordic o, dall’oriente, SEGA e Bandai Namco – la loro presenza non è tuttavia certa, mancando le conferme, ma possiamo quantomeno definirla probabile e/o plausibile.
Si ha l’impressione che questo tipo di fiere, ricchi di eventi sia per il pubblico che per la stampa, in cui i protagonisti grandi e piccini dell’industria videoludica condividono spazi ed esperienze, siano prossime al declino ultimo, con i big dell’industria sempre più propensi a crearsi da se i propri spazi promozionali, spingendo più che sugli eventi in presenza sulla distribuzione streaming, a causa anche dei periodi più duri della pandemia che resero i canali multimediali l’unica via percorribile. Nintendo oramai da tempo ha le sue dirette, e di li a poco anche Sony ha adottato una prassi simile con i suoi State of Play. Che la Gamescom sia destinata a seguire le tristi orme dell’E3?
Voi cosa ne pensate di tutto questo? Siete sostenitori delle fiere tradizionali, in cui c’è tanto da vedere e da scoprire, se solo si ha la fortuna di potersi permettere il viaggio (sia in termini di soldi che di tempo, ndr)? Oppure preferite le più moderne soluzioni che fanno della presenza del pubblico dal vivo una faccenda di sfondo e non necessaria, favorendo la maggior diffusione dei canali web? Ditecelo nell’apposito spazio sottostante dedicato ai commenti; fateci sapere qual è il vostro punto di vista.