Rebellion torna alla carica e porta sugli schermi dei videogiocatori un nuovo capitolo di Sniper Elite 5. Le avventure dell’ombra Karl Fairburne questa volta si concentreranno su diversi fronti dell’europa nella quinta iterazione canonica della saga del cecchino anti-nazista. Disponibile su Game Pass per PC ed Xbox ma presente anche su PS4 e PS5, il nuovo sparatutto a cavallo tra lo stealth e lo strategico torna più forte che mai.
Tre etti di nazista
Sniper Elite 5, così come tutti i precedenti capitoli della serie di sparatutto sviluppata da Rebellion, parte con il migliore dei propositi: uccidere i nazisti. Sia esso Wolfenstein ma anche Sniper Elite, far fuori i nazisti della Seconda guerra mondiale è senza dubbio una delle attività più divertenti da fare pad alla mano. Sniper Elite 5 è riuscito, nel corso degli anni, a consolidare il proprio carattere fatto di azione, cecchini e tanta violenza. Uno dei numerosi marchi di fabbrica della saga è sicuramente la presenza di uno spettacolare slow-motion all’esecuzione di uccisioni particolarmente spettacolari facendo saggio uso di animazioni ai raggi-x ed una resa sicuramente intensa e divertente dei danni provocati alle varie parti del corpo. Se uccidere nazisti sparandogli ai testicoli è per voi fonte di divertimento come lo è per me, Sniper Elite 5 non vi deluderà.
Questa volta ci troviamo catapultati verso le battute finali della guerra, le forze alleate stanno avendo il sopravvento sull’asse ed i tedeschi hanno deciso di ricorrere ad un tentativo disperato di ribaltare le sorti della guerra: una super-arma segreta chiamata “Progetto Kraken”. Dissonanza ludo-narrativa a parte, cominciamo parlando degli eventi che si srotolano nelle 8 missioni più finale che vanno a comporre Sniper Elite 5. Ovviamente eviteremo qualsiasi forma di spoiler sebbene, anche sforzandoci, non ci sia molto da poter anticipare. Sniper Elite 5 è un titolo davvero lineare, quasi basilare, se analizzato sotto il vetriolo della narrazione. Dialoghi spenti e personaggi secondari assolutamente anonimi accompagnano le poche scene di intermezzo che fanno da separatore tra una missione e l’altra, nessun colpo di scena se non il carattere asettico di qualsivoglia umanoide presente a schermo. Ma, come direste ad un comico in una casa del piacere, non siamo qui per ridere, siamo qui per ammazzare i nazisti. Purtroppo, come spesso accade, un comparto narrativo debole come quello presente in Sniper Elite 5 rischia di annullare qualsiasi tipo di coinvolgimento con il giocatore. La mancanza di localizzazione in italiano ed un doppiaggio davvero di infima qualità per la lingua inglese rendono Sniper Elite 5 un titolo assolutamente asettico, distaccato dalla narrazione e spesso imbarazzante a causa di animazioni facciali grottesche, dialoghi piatti ed un lip-sync a dir poco orribile.
Sniper Elite 5: premi il grilletto
Tuttavia, ci sono anche dei lati positivi. Sniper Elite 5 non riuscirà ad essere abbastanza comunicativo sul piano narrativo ma propone un level design interessante e variegato che ci porterà ad affrontare diverse situazioni in location sparse principalmente per tutta la Francia in mappe abbastanza grandi all’interno delle quali vi sono disseminati segreti ed obiettivi secondari. Affrontabile in modalità a giocatore singolo oppure in co-op con un amico, la campagna principale di Sniper Elite 5 vi porterà via poco più di una decina di ore. Ottima la scalabilità della difficoltà che non si limita ad un tridente di facile/medio/difficile ma permette di intervenire su diverse componenti del videogioco come l’IA dei nemici, il danno subito ed il danno inflitto, permettendo al giocatore di impostare vari livelli di difficoltà in maniera da trovare il perfetto bilanciamento adatto al proprio stile di gioco. Molto interessante la meccanica delle invasioni che, strizzando l’occhio a Dark Souls, permette ad un giocatore esterno di vestire i panni di un cecchino dell’asse ed invadere le nostre partite insidiandosi tra le fila nemiche. A differenza dei titoli From Software, la competizione in Sniper Elite 5 risulta essere molto più leggera e si propone come una piacevole variabile all’interno delle missioni principali, anche se ucciso, il giocatore non perderà i progressi e potrà ricaricare l’ultimo dei frequenti checkpoints o scegliere di ricaricare il salvataggio di inizio invasione senza perdere armamenti o oggetti ottenuti. Le numerose attività secondarie ed i vari collezionabili sparsi per le mappe di gioco aumentano sensibilmente la longevità complessiva del titolo mentre un sistema di sfide, legato a doppio filo con i potenziamenti del nostro arsenale, spingerà il giocatore a sfruttare qualsiasi arma a sua disposizione.
Un’ombra nella notte
L’approccio al gameplay di Sniper Elite 5 resta tuttavia immutato, lo stealth rappresenta la componente essenziale del titolo ed un’IA spesso deficitaria sarà troppo spesso complice del giocatore nell’ignorare le sue malefatte. Il gameplay di Sniper Elite 5 si srotola sempre intorno ai cardini ben consolidati nei capitoli precedenti, sconsigliando fortemente l’approccio puramente action a causa di un sistema di controlli poco intuitivo ed una generale legnosità complessiva dei movimenti del personaggio e dell’output delle armi durante i combattimenti. L’approccio migliore resta dunque quello dalla distanza, un approccio strategico fatto di una fase di ricognizione con il binocolo per individuare e segnalare tutti i nemici presenti nell’area, una fase di sfoltimento dalla distanza imbracciando il nostro fedele fucile da cecchino ed una fase finale dove eliminare i nemici rimasti a distanza ravvicinata preferendo armi silenziate oppure il vecchio approccio corpo a corpo. Tutto sommato, l’esperienza di Sniper Elite 5 resta complessivamente piacevole ma non riesce ad uscire dalla sua comfort zone e, quando ci prova, scopre il fianco a difetti ormai storici della serie che non sono stati risolti con il quinto capitolo. La varietà di ambientazioni e di missioni disponibili permettono un approccio sempre creativo e mai impostato su un unico binario, questo va a favorire un level design che troppo spesso soffre di mancanze importanti come l’implementazione di un vaulting ben congegnato. Spesso ci siamo ritrovati a dover fare giri lunghissimi semplicemente perché il nostro super-soldato anti-tedeschi non è in grado di attraversare una siepe o scavalcare un muretto. Le mappe si presentano in maniera abbastanza varia sia in termini di ambientazione che di densità della stessa, dai campi sterminati ricchi di coperture ed edifici abbandonati fino a vere e proprie cittadelle nelle quali infiltrarsi per eliminare il nemico. Proprio in questi termini, Sniper Elite 5 osa qualcosa in più rispetto ai suo predecessori, proponendo svariate tipologie di approccio, alcune delle quali decisamente più dirette come uno scontro frontale armati di tutto punto, altre più subdole e strategiche. Tuttavia, sebbene sia possibile sviare l’attenzione dei nemici in svariati modi, avremmo gradito un’interazione più incisiva con l’IA in relazione all’ambiente circostante in un’evoluzione pari alla densità delle mappe proposte. In alcuni casi è stato davvero un peccato non poter agire in maniera silenziosa soltanto perchè costretti ad avere un approccio violento.
Non si inceppa mai
Analizzando Sniper Elite 5 su un fronte più tecnico, le impressioni restano anche in questo caso altalenanti. Da una parte abbiamo un gioco ben ottimizzato, durante la nostra prova su PC siamo riusciti a mantenere il frame-rate sopra i 140FPS per la maggior parte dell’esperienza di gioco senza ricorrere a DLSS ed impostando le opzioni grafiche al massimo. Buona l’illuminazione e la gestione complessiva delle luci e dei riflessi, diversi scenari si presentano davvero molto bene e la qualità complessiva del terreno e delle ambientazioni non dispiacciono affatto. Si cambia registro quando si entra in contatto con tutto ciò che riguarda le animazioni dei personaggi sia delle espressioni facciali che dei movimenti di giocatori, nemici ed elementi mobili nei vari ambienti. Sniper Elite 5 si presenta come un titolo datato che non riesce a stare al passo con gli standard tecnici odierni. Sniper Elite 5 è un prodotto interessante che non riesce ad essere qualcosa di più, ancorato fortemente alle sue dinamiche storiche. Il comparto tecnico, per quanto solido, è anch’esso ancorato al passato e non sfrutta assolutamente le potenzialità offerte dalle piattaforme di ultima generazione se non per qualche picco qualitativo abbastanza sporadico e trascurabile. La qualità degli effetti come fuoco ed esplosioni è sicuramente il punto più basso dell’intera esperienza in termini di prestazioni tecniche, il titolo di Rebellion in questo caso è indietro di diversi anni rispetto a quelli che sono gli standard ed è un vero peccato considerando la bellezza delle ambientazioni proposte. Avremmo inoltre gradito un’interazione ambientale più marcata anche e soprattutto in relazione alle varie location proposte, qualche sezione subacquea o comunque una struttura meno “impacciata” per quanto riguarda gli elementi presenti nella mappa. Resta invece ottima la meccanica relativa ai rumori ed al loro impatto nei combattimenti.
In conclusione, Sniper Elite 5 è un titolo interessante da giocare ma che non riesce mai ad uscire dalla sua semplicità. Ci saremmo aspettati delle novità più incisive ed interessanti rispetto agli altri capitoli, purtroppo anche in questo caso si sente la forte assenza di un comparto narrativo importante e di una caratterizzazione dei personaggi che ci permetta di instaurare anche il più flebile dei legami con gli eventi che si susseguono a schermo. Un’occasione sprecata per quello che resta comunque il capitolo qualitativamente migliore della serie ma che non riesce ancora a competere con gli altri sparatutto in terza persona presenti sul mercato.
La recensione in breve
Sniper Elite 5 è sicuramente un titolo da giocare senza troppe pretese, divertente, leggero ed impegnativo al punto giusto. Putroppo il titolo si porta dietro diversi difetti storici della serie e le novità presenti non riescono a sopperire a quelle lacune che impediscono a Sniper Elite 5 di affermarsi nel mondo degli sparatutto in terza persona. La campagna, cuore pulsante dell'esperienza di gioco, è forse troppo breve e narrata in maniera sicuramente sbrigativa e poco profonda. La scrittura dei personaggi non riesce a lasciare il segno ed il protagonista è ancora una volta anonimo, privo di carattere e di quel carisma capace di creare un legame con il giocatore. Complessivamente, soprattutto se affrontato in compagnia, Sniper Elite 5 avrà dei momenti di divertimento puro ma non aspettatevi nessun colpo di testa.
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Voto Game-Experience