Sony potrebbe ben presto perdere la seconda posizione nella classifica delle compagnie videoludiche più remunerative, infatti il distacco tra Apple e Sony è sempre più minimo, con Microsoft che attende in coda. Grazie ad un nuovo rapporto finanziario stilato da Newzoo, possiamo vedere la classifica delle dieci aziende più remunerative dell’ultimo anno per quanto riguarda il settore videogiochi.
Sony, la seconda posizione è in bilico
Tale classifica, tratta dal rapporto finanziario di Newzoo e che potete visionare a fine articolo, è qui riportata ed è così composta:
- Tencent – 32.2 miliardi
- Sony – 18.2 miliardi
- Apple – 15.3 miliardi
- Microsoft – 12.9 miliardi
- Google – 11 miliardi
- NetEase – 9.6 miliardi
- Activision Blizzard – 8.1 miliardi
- Nintendo – 8.1 miliardi
- Electronic Arts – 6.5 miliardi
- Sea Limited – 4.3 miliardi
Se la prima posizione è saldamente nelle mani di Tencent grazie soprattutto al successo di giochi live service come Clash Royale e Honor of Kings, non può di certo far sonni tranquilli l’azienda giapponese. Seppur per il distacco attuale sarebbe legittimo pensare che Apple sia l’impresa che possa creare dei problemi, ciò di cui dovrebbe preoccuparsi il colosso nipponico è del connubio tra Microsoft e Activision Blizzard.
Vi ricordiamo che Activision Blizzard è recentemente entrata sotto l’ala protettiva di Microsoft e questa acquisizione potrebbe spodestare Sony dalla seconda posizione. Infatti, qualora Microsoft e Activision Blizzard venissero conteggiate come unica compagnia, la scavalcherebbero, visto che i loro introiti ammonterebbero a 21 miliardi.
Un discorso analogo, ad esempio, potrebbe essere fatto anche nei confronti di Take-Two e Zynga che, in quanto Take-Two sta acquistando Zynga, qualora anche loro venissero conteggiate insieme, spodesterebbero Sea Limited dalla decima posizione. Infatti, come per il caso di Microsoft e Activision Blizzard, anche la coppia composta da Take-Two e Zynga confezionerebbe una somma di introiti maggiore a quella di Sea Limited. Questo è, senza ombra di dubbio, uno scenario che Sony non può permettersi di sottovalutare.