Ormai sono mesi che in rete si parla a più riprese del PlayStation VR2, nuovo visore per la Realtà Virtuale di Sony Interactive Entertainment in arrivo nei prossimi mesi in esclusiva sulla propria console di nuova generazione, ovviamente PlayStation 5.
Ed in attesa che il colosso giapponese possa finalmente annunciare tante nuove informazioni ufficiali, in occasione della GDC 2022, manifestazione che ricordiamo essere dedicata principalmente alla scena degli sviluppatori, Unity ha tenuto un panel dedicato alle proprie tecnologie di nuova generazione, dedicate proprio alla Realtà Virtuale.
E siccome si parla di VR, quale migliore occasione per svelare tutta una serie di nuove informazioni riguardanti il secondo modello del caschetto per Realtà Virtuale di PlayStation? Unity ha quindi svelato come il Foveated Rendering è una tecnica che andrà a migliorare in modo sostanziale le performance offerte da PlayStation VR2.
Questo perché grazie ad essa è possibile modificare in modo dinamico la risoluzione dei giochi di turno, concentrando lo sforzo computazionale del Visore dedicato alla VR in base a dov’è rivolto in quel preciso momento lo sguardo del giocatore.
Unity offre supporto al PlayStation VR2 con due feature next-gen
E per fare questo viene utilizzata anche la tecnologia di eye-tracking, che appunto prende il compito di tenere in considerazione, tenere traccia, dei movimenti dell’occhio del giocatore impegnato in una sessione di gaming in Realtà Virtuale.
E grazie a questa coppia di nuove funzioni nex-gen, targate Unity, il PlayStation VR2 potrà alleggerire il carico di lavoro affidato a PlayStation 5, renderizzando in modo ottimale ed efficiente esclusivamente le scene realmente importanti per gli utenti: quello dove si è deciso di posare il proprio sguardo e le proprie attenzioni.
Ma siccome la Game Developers Conference è un evento dedicato principalmente agli sviluppatori sparsi per il mondo, Unity si è presa il compito di condividere tutta una serie di dati e numeri tecnici, così da chiarire gli effettivi benefici che queste nuove feature potranno donare ai videogiocatori tra ormai pochi mesi.
Grazie ad esse infatti sarà possibile ottenere frame time addirittura più veloce fino a 3,6 volte su PlayStation VR2, e per chi non sapesse di cosa si tratta, il frame time altri non è che il tempo che un fotogramma resta visibile a schermo, ed ovviamente più il numero in questione è basso e maggiore è il numero di fps percepiti direttamente dagli utente.
E sfruttando il Foveated Rendering e l’eye-tracking, il PS VR2 ha mostrato dei benefici eccellenti con la demo di Alchemy Lab, con il frame time che è sceso addirittura da 33,2 ms a 14,3 ms, mentre invece alle prese con la demo Spaceship in 4K le thread performance della CPU hanno visto un miglioramento del 32%, mentre invece il frame time ha potuto godere di un miglioramento del 14%.
Numeri questi decisamente importanti visto che si tratta esclusivamente di ottimizzazioni software e quindi non hardware.