Microsoft ha fatto un colpo grosso, nelle prime battute di questo 2022, con l’avvio delle procedure per l’acquisizione di Activision Blizzard. Una manovra destinata a cambiare la faccia dell’industria videoludica quando (e se) andrà in porto senza intoppi nel 2023. Costata quasi 70 miliardi di dollari, si tratta delle più grande e coraggiosa acquisizione nella storia del colosso di Redmond; tuttavia non è certo l’unico grande affare che ha segnato l’era di Nadella.
Microsoft sta facendo binge d’acquisti, cosa potrebbe seguire?
Lo scorso anno Microsoft ha fatto propria, l’anno scorso, il tech business Xandr da AT&T (proprietari della CNN) per un miliardo di dollari. La compagnia ha inoltre elargito quasi 20 miliardi di dollari per il software firm Nuance, relativo al cloud gaming, nei primi mesi del 2021.
Questi sono solo alcuni degli acquisti da miliardi di dollari compiuti dalla compagnia da quando, nel 2014, Nadella si è seduto sulla poltrona del boss. Basti pensare all’acquisizione di Mojang, sviluppatori di Minecraft, o ancora all’acquisto degli studi Bethesda/Zenimax, il sito GitHub, e il social media professionale LinkedIn – quest’ultimo acquisto, con i suoi 26,2 miliardi di dollari, rappresentava il più grosso mai compiuto dalla compagnia prima del recente affare con Activision Blizzard.
Ora Microsoft, non paga di aver appena avviato l’affare più imponente della propria storia, pare stia già mettendo gli occhi su Mandiant, il software per la cybersicurezza precedentemente noto come FireEye, attualmente valutato circa 4,5 miliardi di dollari. A riguardo, tuttavia, il CEO di Mandiant, Kevin Mandia, ha detto nel corso di un recente incontro che non intende commentare rumors o speculazioni. Nemmeno Microsoft ha commentato la cosa.
Non sorprende che Microsoft intenda compiere altri acquisti da compiere con l’enorme tesoro disponibile nelle casse della compagnia. Microsoft ha circa 130 miliardi di dollari e, tolti quelli per accaparrarsi Activision Blizzard, resteranno grossomodo 60 miliardi.
La cybersicurezza è un campo nel quale l’amministrazione di Nadella appare intenzionata a investire molto. Solo l’anno scorso la compagnia ha contribuito a diverse startup in tale settore, come CloudKnox Security, RiskIQ e CyberX. Dopotutto si tratta di un settore lucrativo, grazie alla sua formula d’abbonamenti basati sul cloud.