Passerà dei tempi difficili, il ventisettenne Douglas Wright Jr, manager operativo di Amazon, dichiaratosi colpevole del furto di hardware per PC da un magazzino della compagnia a Charlotte, North Carolina, per un valore complessivo di oltre 273.000 dollari.
I furti hanno avuto luogo dal giugno 2020 fino al settembre 2021, periodo nel quale Wright ha sfruttato il suo accesso speciale allo stabilimento Amazon per rubare hardware PC come processori, schede grafiche e dispositivi di archiviazione. Il ragazzo spediva gli articoli dal magazzino al proprio indirizzo di casa, come segnalato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti – una mossa, quella di spedire la refurtiva a casa propria, decisamente poco furba e lungimirante. Dopo aver ricevuto i prodotti a casa propria, egli li rivendeva a un grossista californiano.
“Stando ai documenti del patteggiamento e all’udienza di oggi” recita il rapporto del Dipartimento di Giustizia, “da giugno 2020 a settembre 2021, Wright ha messo in atto uno schema atto a frodare Amazon rubando merce per un valore di oltre 273.000 dollari dal magazzino della società. Nel corso dello schema, Wright era impiegato come Operation’s Manager presso il magazzino di Amazon a Charlotte”.
“Gli atti in possesso del tribunale dimostrano che Wright ha abusato del suo accesso ai PC aziendali per prendere di mira certa merce, in particolare compentistica per computer come dischi rigidi interni, processori e unità di elaborazione grafica, e ha spedito quegli articoli dal magazzino al proprio indirizzo di casa. Come ammesso oggi stesso da Wright in tribunale, ha poi venduto la merce rubata per profitto a una società di vendita all’ingrosso di computer con sede in California”.
Ennesima lezione di come rubare, per quanto alletti l’idea dei soldi che si possono guadagnare nel farlo, sia sempre una scelta sbagliata che, alla lunga, conduce spesso alla giusta punizione. Non è nota l’entità della pena che sarà inflitta al ragazzo, ma sicuramente non se la passerà bene, quantomeno nel prossimo futuro.