Un’opzione per modificare il FOV (campo visivo) permetterebbe ai giocatori di Call of Duty Warzone di aumentare le informazioni visive sul proprio schermo, anche se con un corrispettivo cambiamento nella prospettiva e immersione. Mentre gli utenti PC possono già modificare questa funzionalità fino a un massimo di 120, quelli console sono fermi e bloccati a 80 e da tempo chiedono agli sviluppatori l’arrivo della feature in questione.
Tuttavia, nel corso di una recente video-intervista, gli sviluppatori di Call of Duty Warzone hanno dichiarato che le console non riceveranno mai la possibilità di personalizzare il FOV, per via delle prestazioni sulle console di scorsa generazione PlayStation 4 e Xbox One.
Josh Bridge, game director di Warzone presso lo studio di sviluppo Raven Software, ha infatti spiegato che sarebbe troppo difficile e nel caso porterebbe con sé tanti altri problemi, specialmente per quanto riguarda la stabilità delle performance su console di vecchia generazione e considerando che queste ospitano la maggior parte dei videogiocatori di Warzone.
Non abbiamo la sicurezza di poter mantenere stabile il frame-rate sulle console di vecchia generazione con l’introduzione di uno slider per il FOV. […] Uno slider per diminuire il frame-rate.
Anche il co-studio head di Infinity Ward, ossia Pat Kelly, è intervenuto sulla questione spiegando che l’intenzione è di “rendere il gioco divertente per tutti“, e questa sarebbe la ragione per cui hanno deciso di non introdurre il FOV slider solo su PS5 e Xbox Series X|S. Inoltre, il FOV aumentato renderebbe ancora più forti giocatori già bravi e meno forti giocatori meno bravi.
Comunque sua, nella stessa video-intervista, gli sviluppatori hanno annunciato di essere al lavoro sull’introduzione di una modalità Classificata per Warzone. Il team non ha voluto annunciare ancora quando verrà resa disponibile perché vogliono “prima essere sicuri di renderla pronta e completa“.
Dovremo attendere sicuramente un po’ di tempo prima di vedere novità importanti come ad esempio la modalità Classificata, in quanto gli stessi sviluppatori hanno ammesso di aver “fatto delle caz***e” e di essere impegnati nel risolvere la situazione in cui si trova il gioco.