America’s Army: Proving Grounds è un titolo storico, un fps sulla falsa riga di Counter-Strike che è qualcosa più di un videogioco: si tratta infatti del videogame ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America; un progetto a modo suo pionieristico sfruttato per il reclutamento di nuove leve.
Il titolo, presente sul mercato da vent’anni e attualmente disponibile su PC e PlayStation 4, verrà tuttavia definitivamente chiuso il prossimo 5 marzo 2022. In quel giorno i server di gioco saranno spenti e America’s Army: Proving Grounds verrà rimosso da Steam e da PlayStation Store. Chi già possiede il titolo potrà continuare a usarlo in modalità offline o giocando su server privati, purtroppo però tutte le statistiche accumulate in multiplayer saranno perdute.
America’s Army: Proving Grounds, oltre a fungere come ogni videogioco da mezzo di svago, era sfruttato per raccogliere dati sul comportamento di specifici utenti, fornendo in alcuni casi una corsia preferenziale e diretta al reclutamento nelle forze armate statunitensi.
Il gioco è da anni disponibile in formato free-to-play, formato che ha adottato ben prima che il free-to-play divenisse una formula consueta per un videogioco, fatto che sta a indicare quanto l’esercito USA tenesse a sfruttare questo canale per prendere contatto con le generazioni più recenti.
America’s Army: Proving Grounds deve i suoi natali al colonnello Casey Wardynski dello US Army, che per primo realizzò, nel 1999, come i videogiochi fossero un mezzo potente per entrare in contatto con i giovani, idea giunta in un momento di particolare crisi della campagna di reclutamento volontario. America’s Army: Proving Grounds entrò cosi in sviluppo, e fu lo stesso esercito a svilupparlo, lanciandolo poi nel 2002 con grande successo. Buona parte del successo va riconosciuta all’ondata di patriottismo che invase il paese dopo i tragici attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
Wardynski, intervistato dal Washington Post nel 2005, disse che il gioco è “progettato per dare ai giovani una visione interna dei fondamentali dell’essere un soldato ed è progettato anche per dare loro un senso di auto-efficacia, per dimostrargli che possono farcela. Vogliamo che possano vedere che sono in grado di farcela. Non è più necessario limitarmi a pensare come potrebbe essere, potete provarlo in prima persona”.
“Il gioco free-to-play rappresentava il primo utilizzo su larga scala di tecnologia videoludica da parte del governo statunitense, sfruttata come sistema strategico per la comunicazione e il reclutamento a supporto dello US Army. Tre titolo principali e oltre 20 milioni di giocatori attivi dopo, la serie ha continuato a proseguire. Ci sono stati oltre 30 milioni di obbiettivi completati, 180 milioni di missioni concluse con successo, 250 milioni di compagni aiutati e molti altri obbiettivi sbloccati” recita il post su Steam che comunica l’imminente chiusura di America’s Army: Proving Grounds.