Il noto portale The Verge ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni recentemente riguardo allo stato attuale della console Xbox One di casa Microsoft, in confronto a quanto offerto dalla concorrenza Sony e Nintendo.
Secondo il portale di informazione tecnologica dunque, sulle piattaforme Xbox One ci sono più titoli da giocare rispetto a qualsiasi altra console, nonostante il minore sforzo della compagnia nell’offrire titoli first-party accattivanti.
Uno dei motivi principali si vedrebbe così nella retrocompatibilità, funzionalità che ci permettere non solo di rigiocare titoli meno recenti, ma anche di poterli giocarli per la prima volta. Inoltre, secondo The Verge, un valore aggiunto importante alla retrocompatibilità sarebbe il miglioramento grafico e prestazionale che i giochi retrocompatibili ricevono sia sulla versione di metà generazione che sulle versioni standard e slim della console Microsoft.
I titoli originali della prima Xbox infatti, ricevono un aumento della risoluzione di ben 4 volte il numero di pixel su Xbox One e Xbox One S, mentre di 16 volte su Xbox One X. Ciò significa, in media, 960p sulle versioni standard e slim e 1920p invece sulla versione premium, cioè una risoluzione molto vicina al vero 4K. Per quanto riguarda i titoli Xbox 360 invece, oltre alle prestazioni migliorate come ad esempio i tempi di caricamento e la stabilità del frame-rate su Xbox One e Xbox One S, questi possono ricevere anche patch di potenziamento su Xbox One X.
Il portale ci offre ulteriormente un esempio per farci capire le potenziali di un sistema che convive con la retrocompatibilità, spiegando come ora sia possibile rigiocare o giocare per la prima volta dei titoli che girano e appaiono meglio che mai, potendoli acquistare direttamente dallo Store a 9,99 dollari anziché scavare nelle profondità più remote di eBay per trovare un buon prezzo. Si tratta dunque di un ecosistema che non si limita soltanto nel preservare e migliorare i titoli del passato, ma si occupa anche di ripubblicarli nel vero senso della parola tramite canali ufficiali.
The Verge vuole anche farci capire come la retrocompatibilità diventi anche più importante grazie alla presenza del servizio Xbox Game Pass, ossia un catalogo in stile puramente Netflix tramite cui possiamo accedere a qualsiasi videogioco in esso elencato per 9,99 dollari al mese. In esso, saranno presenti tutti i titoli fist-party di Microsoft oltre che la maggior parte dei titoli esclusivi, ma anche numerosi giochi di terze parti. Ora, dato che all’interno del catalogo sono presenti anche titoli Xbox e Xbox 360 retrocompatibili, The Verge ci spiega come sia possibile, dopo aver sottoscritto il Game Pass provare un gioco nuovo come ad esempio Sea of Thieves, dare un’occhiata eventualmente anche a titoli meno recenti come Mass Effect.
Infine, il portale esprime l’opinione secondo cui l’impegno di Microsoft nella retrocompatibilità sia effettivamente necessario per ovviare ad alcune opacità della sua offerta fist-party, ma nonostante questo, il sistema di retrocompatibilità “dovrebbe essere presente all’interno di qualsiasi console“ indipendentemente da queste varianti e Sony potrebbe eventualmente prendere appunti per il futuro.
E voi invece cosa ne pensate? Siete della stessa idea di The Verge o la retrocompatibilità non è comunque essenziale, indipendentemente dall’offerta di titoli nuovi? Fateci sapere nei commenti.