Dopo i recenti dati di vendita emersi da parte di Nintendo e Sony possiamo capire meglio chi ha sofferto di più la crisi dei semiconduttori. Spoiler: non Nintendo Switch.
Il 2021 è stato un anno da dimenticare un po’ per tutti sotto diversi punti di vista. Per le compagnie videoludiche sicuramene per il lavoro da casa che ha rallentato lo sviluppo di alcuni titoli poi rimandati e per le case produttrici quali Microsoft, Sony e Nintendo la crisi dei semiconduttori praticamente scomparsi. A risentire di più da tale crisi sono state sicuramente le console next gen di Xbox e Sony. Probabilmente un organizzazione già sbagliata a priori ha portato le due compagnie a non riuscire a mettere sul mercato le dovute scorte. Chi me ha risentito di meno è stata Nintendo che, anzi, si è permessa il lusso di lanciare anche un terzo modello di Nintendo Switch, ovvero quello OLED.
Daniel Ahmed, noto insider, fa notare come:
Nonostante la crisi dei semiconduttori abbia colpito un po’ tutti i produttori di console, Nintendo è quella che ha subito meno l’impatto. Ha spedito 23,67 milioni di Switch nel 2021 rispetto alle 12,8 di PlayStation 5.
Sicuramente un risultato molto importante per la compagnia di Kyoto, anche se ha fatto registrare numeri un tantino inferiori rispetto al 2020. Ahmed fa comunque notare che nonostante vendite inferiori, il lancio del modello OLED ha aiutato ad aumentare il prezzo medio di vendita dei prodotti Nintendo. I guadagni sull’hardware durante il periodo natalizio sono aumentati del 3,1%.
I GUADAGNI ATTRAVERSO IL DIGITALE È TUTTO DI SONY
Sony ha provato a rispondere al potere di Nintendo attraverso il digitale: giochi, add-on e abbonamenti che sono valsi il 66% del business a confronto del solo 24% guadagnato dalla vendita hardware. Per Nintendo invece l’hardware vale il 53% mentre il digitale solo il 16%.
Nintendo ha comunque iniziato a voler puntare di più sul digitale. La compagnia ha fatto registrare anno dopo anno un aumento del 31% sul digitale. Se andiamo ad analizzare più nel dettaglio le vendite digitali per la Grande N vedremo che per lo più sono legati a giochi completi venduti su eShop (52%) rispetto a vendite di abbonamenti, espansioni e add-on (12%).
Insomma Nintendo è stata capace di organizzare meglio la strategia di attacco per rispondere al lancio delle console next-gen preparandosi con mesi di anticipo ed evitare così una crisi dei semiconduttori (impossibile da prevedere) che ha invece colpito duramente Sony e la sua PlayStation 5. Molto probabilmente va fatto notare che Sony, così come Xbox, hanno deciso di lanciare lo stesso le proprie console durante un periodo in cui si era entrati in pieno regime di pandemia con molte aziende chiuse. Probabilmente se avessero aspettato a quest’ora staremmo parlando di altro, ma è impossibile fare previsioni.