Chi segue il mercato dei videogiochi da un po’ di anni a questa parte, e lo fa in modo attento, non può che essere già a conoscenza del rapporto piuttosto conflittuale tra Nintendo ed il copyright, con la Casa di Kyoto che ha deciso ancora una volta di prendere di mira tutta una serie di canali YouTube che trasmettono le colonne sonore dei suoi giochi.
I takedown sono iniziati più di un anno fa, precisamente nel corso del mese di dicembre 2020, con una specifica fetta di fan che hanno reagito a questa nuova mannaia della Grande N, nata con l’obiettivo di bloccare le colonne sonore di giochi come The Legend of Zelda: Ocarina of Time, Super Mario 64 e Mario Kart Wii, prendendo in giro la compagnia sui social.
Ovviamente è bene specificare fin da subito come Nintendo sia assolutamente autorizzata a richiedere queste rimozioni per motivi di copyright, ma ancora una volta non ha spiegato i motivi precisi per cui sta effettivamente rimuovendo forzatamente le varie colonne sonore da YouTube, né tantomeno si è presa il compito di offrire al pubblico un posto alternativo per ascoltare i loro brani preferiti.
GilvaSunner, che è stato colpito da blocchi di copyright all’ingrosso simili in precedenza, si è svegliato scoprendo oltre 1.300 segnalazioni presentate contro il loro canale durante la notte. Gli avvisi di rimozione includevano attacchi alle colonne sonore di Legend of Zelda: A Link to the Past, Twilight Princess e Skyward Sword, oltre a Super Smash Bros, Yoshi’s Island, Super Mario Land, Luigi’s Mansion ed altro ancora.
Le rimozioni sono state emesse anche se il proprietario del canale – che riconosce il diritto di Nintendo di emettere gli avvertimenti legali – riferisce che i video non sono monetizzati e che “non ne traggono profitto“.