Sebbene l’anti-cheat RICOCHET abbia eliminato un numero significativo di hacker, di tanto in tanto si possono ancora incontrare giocatori che abusano dei cheat in Call of Duty: Warzone. L’ultimo che sta dilagando in Warzone Pacific è quello che offre ai veicoli la possibilità di volare. I giocatori di Warzone si ricorderanno bene di questo glitch poiché è apparso per la prima volta a Verdansk prima che i giocatori si trasferissero a Caldera. Ora le auto volanti sono tornate e stanno infastidendo i giocatori che vogliono semplicemente godersi le loro partite su Warzone, che hanno soprannominato problema come “Glitch di Harry Potter.
All’inizio della settimana gli hacker giravano per la mappa con i danni disabilitati. Il problema è stato arginato ma gli hacker ora hanno un nuovo modo per eliminare facilmente i giocatori con questo glitch della auto volanti, che sta rendendo ulteriormente ingiocabili le partite su Caldera. Qui di seguito vi lasciamo un video in cui è possibile vedere quanto succede incontrando degli hacker che abusano di questo glitch:
Come si può vedere nel video, una squadra di giocatori può facilmente abbattere bersagli dalla posizione concessa dall’auto volante. Se combinata con trucchi che consentono di mirare, l’auto volante diventa così una forza inarrestabile che rende gli hacker impossibili da uccidere. Questo è l’ultimo problema che attualmente rende il gioco appunto ingiocabile per i giocatori di Warzone. Fortunatamente, Raven Software in precedenza si era affrettata ad agire per rimuovere il precedente glitch che permetteva di far volare le auto su Warzone; sebbene Raven non abbia ancora dato informazioni sulla risoluzione della nuova problematica, si spera che una soluzione rapida sia già in lavorazione, in modo che i giocatori non debbano guardare il cielo con frustrazione per troppo tempo. Rimaniamo in attesa di novità dagli sviluppatori.
Ricordiamo che Call of Duty: Warzone Pacific Stagione 1 è disponibile gratuitamente per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC.
