Come abbiamo già accennato in un articolo di ieri, Hidetaka Miyazaki ha rivelato di non aver mai giocato Demon’s Souls nella sua più recente incarnazione, quella remake disponibile su PlayStation 5.
Il celebre sviluppatori di videogiochi lo ha rivelato nel corso di una recente intervista concessa a Edge, durante la quale ha discusso di Demon’s Souls ma soprattutto dell’attesissimo Elden Ring. Del primo ha parlato, prevalentemente, in luce di come uno dei suoi titoli più classici abbia influenzato lo sviluppo della sua ultima opera.
Nel corso dell’intervista si è preso anche il tempo di commentare l’impressione che gli ha fatto Demon’s Souls Remake, ed è in tal frangente che ha rivelato di non averci mai giocato, nonostante sia felice dei risultati ottenuti nel ridare vita a un gioco che oramai cominciava a soffrire la vecchiaia.
Hidetaka Miyazaki si è detto felice dell’ottimo lavoro svolto da Bluepoint Games nel ricreare Demon’s Souls, restando però dubbioso riguardo quanto il vecchio sistema del gioco possa piacere ai nuovi giocatori. Ha detto:
“Come ho detto, non sono stato coinvolto direttamente nei lavori, e non ho effettivamente giocato Demon’s Souls Remake. Questo però solo perché non amo giocare titoli che ho creato in passato. Portano a galla troppe vecchie emozioni, tantissimi ricordi, e tende a diventare troppo travolgente, fino a che non sembra neppure più di star giocando. Dunque non ho giocato Demon’s Souls Remake, ma sono molto felice di vederlo rinnovato da questa magnifica grafica new-gen. Si tratta di un gioco vecchio, quindi vederlo rifatto a questa maniera e ricevere nuovi giocatori felici di giocarlo ha reso molto felice anche me. Fu un gioco difficile a suo tempo, con uno sviluppo relativamente difficile, quindi avevo l’ansia per timore i nuovi giocatori non sarebbero riusciti a goderlo come fecero allora. Questa era una causa di preoccupazione per me quando fu nuovamente rilasciato ma, sapete, alla fine, sono felice di vedere le reazioni e felice di vedere gente che si gode il gioco. Una cosa che è stata realmente divertente fu vedere (Bluepoint Games) saltar fuori con cose che non avevamo considerato e approcciare certi elementi del gioco come visuale e meccaniche in modi che non abbiamo potuto o semplicemente non abbiamo pensato a suo tempo. Quindi vederli ricercare e applicare questi nuovi processi e nuove tecniche, questo fu qualcosa di veramente eccitante e interessante per me”.