La settimana lavorativa da 40 ore potrebbe arrivare al capolinea, secondo le dichiarazioni del cofondatore di Dropbox Drew Houston.
I lavoratori che prenderanno coscienza di ciò cercheranno di scappare dal “pendolarismo estenuante” del passato per ottenere maggior controllo su come vogliono programmare le loro giornate, così ha detto a CNN l’imprenditore e informatico statunitense in risposta a cosa avrebbe previsto per il lavoro del futuro.
Houston ha spiegato che “l’enorme impatto della pandemia da coronavirus” è sul punto di funzionare in maniera quasi rivoluzionarie esattamente come l’impatto causato dall’avvento del mobile e delle tecnologie cloud.
“Vedo anche la settimana lavorativa da 40 ore – un artefatto del lavoro di fabbrica – diventare finalmente una cosa del passato.”
“Posto di lavoro sarà qualsiasi posto in cui il lavoro accade, e la settimana lavorativa sarà composta dal lavoro che meglio si adatta a ogni persona.”
Più lavoro da remoto significa che le compagnie possono assumere andando oltre all’offerta del lavoro locale e perciò potranno attrarre più talenti, continua Houston.
Le compagnie dovranno però assicurarsi di avere la giusta cultura e i giusti modi per gestire il personale, in modo da far funzionare le cose per i lavoratori senza che essi debbano essere costantemente monitorati.
Durante la pandemia, infatti, molte persona hanno dichiarato che lavorare da casa ha dato loro maggior flessibilità, migliorando il bilanciamento vita-lavoro e guadagnando anche in autonomia. Anche diversi impiegati scettici sull’impatto del lavoro da remoto sulla produttività hanno dovuto cambiare idea dopo aver provato personalmente.
Molte compagnia stanno già passando a un metodo di lavoro ibrido come una soluzione per quei membri dello staff che non vogliono più tornare in ufficio 5 giorni alla settimana. In modo particolare, esperti del mercato del lavoro hanno riscontrato effetti positivi sul lavoro da parte di programmatori, informatici e anche commercialisti nell’operare da remoto.