La U.S. Securities and Exchange Commission ha aperto delle investigazioni di ampia portata sulla questione di Activision Blizzard, con l’agenzia governativa intenta a capire in che maniera il publisher ha gestito le numerose denunce di molestie sessuali, abusi e comportamenti tossici.
Tutti questi tipi di comportamenti che sono stati testimoniati da ex dipendenti rivelano una loro certa sistematicità all’interno della struttura aziendale in questione, così come reso pubblico dal California Department of Fair Employment and Housing.
Ora, la commissione americana ha messo in subpoena Activision e diversi esecutivi di alto rango, tra cui lo stesso CEO Bobby Kotick.
Come riportato ieri dal Wall Street Journal, la SEC avrebbe cominciato le investigazione e starebbe chiedendo al publisher di giochi Call of Duty e Warcraft vari documenti.
Questi includono i file personali di sei ex impiegati e registrazioni di comunicazioni da parte di Kotick agli altri esecutivi in relazione alle denunce di molestie sessuali e discriminazione alzate contro lo staff di Activision Blizzard.
Anche diversi impiegati ed ex impiegati sono stati messi in subpoena dall’agenzia federale, e la compagnia starebbe già attualmente cooperando.
Con questa indagine in particolare, la commissione non sta cercando propriamente di dare giustizia alle vittime degli abusi ma di capire se Activision Blizzard e i suoi esecutivi hanno divulgato in maniera corretta e adeguata le denunce di molestie e problemi di genere ai loro investitori, e se queste sono state divulgate in fretta oppure no.
Vogliamo infatti ricordare che alcuni investitori hanno mosso un’azione legale nei confronti dell’azienda, in quanto hanno ritenuto di aver ricevuto delle informazioni false da parte di Activision Blizzard su tutti questi casi di molestie, abusi e ambiente tossico.
Inoltre, diversi sponsor stanno abbandonando la compagnia dopo questo caso.