Jeff Steitzer è un nome che, forse, non vi dirà nulla, ma la sua voce probabilmente la conoscente bene. Si tratta, infatti, della storica voce dell’annunciatore della serie Halo, che introduce ogni match multigiocatore e altro ancora. Ebbene, in una recente comparsa in video si è espresso sull’inclusività, invitando gli studi di sviluppo a smetterla di fare le “figh***e” ed essere più inclusivi.
Tutto ciò è nato da un video Cameo divenuto virale su Twitter ai principi del mese. Cameo è un sito di video-sharing che permette alle persone di contattare delle celebrità per dei brevi annunci personalizzati. Un servizio che include molti nomi celebri, come la celebre attrice Olivia Colman, il cantante e chitarrista Ted Nugent, il comico Jo Brand e altri ancora. Tra questi figura anche lo storico annunciatore di Halo, Jeff Steitzer.
Un cliente ha chiesto dunque a Steitzer di dire “trans right” (diritti trans) nella tonante voce che ha sempre adoperato per gli annunci delle modalità multiplayer di Halo. Lui, però, non si è fermato a ciò e ha colto l’occasione per esprimere supporto alle identità marginalizzare nel mondo e il suo messaggio è stato ampiamente condiviso.
Nel corso di una seguente video intervista all’attore è stato chiesto come lo facesse sentire il fatto che il video fosse divenuto virale, ed egli ha risposto che: “Non era nulla di pensato o scripato. Si è trattato di una mia genuina risposta”. Ha poi continuato dicendo che qualcosa dentro di lui è scattato, e che ha dovuto esprimere la frustrazione montata in lui fin da quando Donald Trump divenne presidente degli Stati Uniti, a causa della mancanza di empatia che è stata mostrata in quel tempo verso le persone svantaggiate. Ha aggiunto che quando andava al college, negli anni 70, era presente alle proteste anti-guerra, e che prova una “crescente tristezza” nel vedere come la società sembra resistere all’incoraggiamento di genuine connessioni tra la gente.
“Io penso che la rappresentazione sia inevitabile. Voglio dire, stiamo vedendo vecchi bianchi direttori artistici lasciare il proprio lavoro venire rimpiazzati da donne, finalmente, o da gente di colore, grazie a dio”. Quindi è stato interpellato circa eventuali consigli per gli studi di sviluppo timorosi di alienare il proprio pubblico se dovessero dimostrare diretto supporto per le persone trans ma più in generale per la gente marginalizzata, al che ha detto: “Non siate delle tali figh***e. Dovete rendervi conto di avere una audience molto più grande di quanto pensiate”.
“E loro (le persone trans) potrebbero apprezzare di vedere se stessi riflessi non solo nei videogiochi, ma anche nella direzione di varie compagnie che li fanno quei giochi. Un ambiente ancora prevalentemente bianco, prevalentemente maschile, e troppo spesso prevalentemente anziano. Ma questo cambierà. Deve farlo e lo farà. Ora è solo questione di capire quanto in fretta arriverà il cambiamento”.