Con un report annuale chiamato Universal Registration Document, Ubisoft ha voluto mettere in evidenza alcuni rischi aziendali che sembrano essere riconducibili a un “comportamento inappropriate dei dipendenti“.
Secondo il documento, questi tipi di comportamenti rappresentano un alto rischio per l’azienda di perdere talenti. Ciò deriva dall’ondata di accuse su abusi che si è verificata circa l’anno scorso e che ha visto implicati anche diversi nomi importanti.
Questo URD è stato dissotterrato da Axios, ma pubblicato originariamente a inizio giugno. Si tratta di un documento obbligatorio per le compagnie pubbliche che si occupa di identificare i rischi e pericoli all’impresa come anche sui risultati, tra le varie cose.
Insomma, questo documento accusa di aver registrato un certo tipo di cultura tossica e di molestie all’interno di alcuni team. Questi casi scoppiat l’anno scorso sono stati inseriti all’interno di una sezione chiamata “fattori di rischio”.
Secondo il report in questione, questa situazione ha portato alla perdita di “talenti chiave” e danneggiato la “reputazione e immagine” della compagnia in modo che “potrebbe avere impatto sull’appeal dell’azienda e sulla sua capacità di attrarre altri talenti“.
Nel documento si legge anche che “nel 2020, il movimento di denuncia di comportamenti tossici e sessisti all’interno dei team di Ubisoft ha condotto a una fuoriuscita inaspettata di diverse talenti chiave“. Si legge anche che “alcune posizioni potrebbero non essere sostituite presto, portando a ritardi nelle decisioni produttive, rinvii di spese e tutto a discapito dei dipendenti“.
La compgnia ha così dichiarato di avere una “politica di tolleranza zero” nei confronti di comportamenti inappropriati, confermando il proprio intento di prendere la situazione ancora più seriamente di prima. Tuttavia, il documento ha spiegato che l’azienda non può garantire assolutamente che questo tipo di rischio verrà controllato.
Tra l’altro, Ubisoft ha annunciato il nuovo approccio live service per Assassin’s Creed Infinity, chiamando Jonathan Dumont come direttore creative del progetto presso Ubisoft Quebec. Il problema è che Dumont è proprio tra gli uomini che sono stati accusati da numerosi dipendenti di comportamenti di abuso.