Chi segue assiduamente il mondo della cultura Pop sa fin troppo bene come Amazon sia attualmente alle prese con la serie TV de Il Signore degli Anelli, prodotto questo incredibilmente atteso da una consistente fetta di fan che continua a dimostrare tutto il proprio amore incondizionato verso il capolavoro letterario ad opera dell’indimenticabile scrittore Tolkien.
Ma in questo articolo dobbiamo segnalarvi una novità emersa con forza in rete in queste ore che sì, vede tristemente coinvolta (purtroppo questo è proprio il caso di dirlo) anche la nostra bella Italia. Entrando nello specifico della questione infatti la comunità online ultra cattolica di tutto il Mondo ha deciso di dare il via ad un consistente atto di rivolta nei confronti del colosso Amazon, questo con l’intento di far sì che il celebre retailer online non vada ad inserire nella serie TV de Il Signore degli Anelli delle scene di sesso e di nudi.
Ovviamente questa dura presa di posizione, ed anche piuttosto folle (lasciatemelo dire) si è concretizzata in una nuova petizione su change.org, con oltre 38.000 firme su 50.000 dell’obiettivo che stanno già dando piuttosto forza a questo desiderio carico e denso di castità e purezza, sentimenti questi certamente di buone intenzioni, ma che francamente non descrivono poi molto bene la pochezza dell’essere umano che sì, tendenzialmente è solito accoppiarsi non soltanto per procreare.
Fatta questa doverosa premessa, nel rispetto di qualsiasi pensiero ed opinione, la comunità online ultra cattolica teme che la produzione della serie abbia fatto propria la “intimacy coach“, con attori che fanno ampio uso delle scene di nudo. Tutto questo però va a loro dire in controtendenza con quanto raccontato da Tolkien con il Signore degli Anelli, opera questa che è infatti oggettivamente un manifesto dell’essere cattolico dello scrittore, risultando piena zeppa di simbolismi e metafore cattoliche. In tal senso quindi secondo loro sarebbe irrispettoso e poco attinente all’opera originale andare ad inserire scene di sesso oppure di nudo.
Ora però ragioniamo su un semplice fatto: è vero che Tolkien era un fervente religioso, ma è altresì corretto non dover per forza di cose imporre delle scelte ad una nuova produzione, con un un team di creativi che deve poter mettere in scena la propria visone de Il Signore degli Anelli, con il risultato finale che poi nel caso dovrà essere valutato, senza quindi alcun tipo di censura e limitazione preventiva.