Borderlands 3 riceverà presto il supporto per il crossplay, ma non sulle console PlayStation di Sony. Gearbox, la casa di sviluppo di Borderlands 3, ha rivelato di essere pronta per abilitare “il pieno supporto crossplay su tutte le piattaforme” ma che l’editore, 2K Games, ne ha richiesto la rimozione per le console PlayStation.
Il CEO di Gearbox, Randy Pitchford ha rivelato i dettagli in un post su Twitter oggi, affermando: “ci è stato richiesto dall’editore di rimuovere il supporto crossplay per le console PlayStation per ottenere la certificazione”. Non è immediatamente chiaro perché 2K Games abbia chiesto a Gearbox di rimuovere il crossplay da PlayStation o se sia correlato al disprezzo generale di Sony per il crossplay.
La fonte del problema potrebbe essere Sony, poiché la recente causa tra Epic ed Apple ha rivelato che Sony ha un accordo speciale con lo sviluppatore di Fortnite, Epic Games, per abilitare il crossplay nel titolo su console PlayStation. Epic Games ha dovuto accettare di pagare costi aggiuntivi a Sony per abilitare il crossplay di Fortnite su PlayStation, e il CEO di Epic, Tim Sweeney ha confermato in testimonianza che Sony è l’unica proprietaria di piattaforma che ha richiesto questo compenso per il crossplay.
È probabile che Sony abbia cercato un accordo simile con 2K Games per il crossplay di Borderlands 3. Il gioco consente ai giocatori di acquistare oggetti cosmetici come skin per i loro personaggi e veicoli, Sony prende un ricavo del 30% su questi acquisti ed è chiaro dalle e-mail interne che la società è stata contraria al crossplay in passato per motivi finanziari.
Sony inizialmente ha bloccato il gioco multipiattaforma sia per Rocket League che per Minecraft, nonostante Nintendo e Microsoft consentissero ai giocatori di giocare su Xbox e Switch. Il problema è davvero esploso quando Sony ha bloccato il crossplay di Fortnite nel 2018, con Sony che ha poi effettuato delle modifiche per consentire il crossplay su determinati giochi e venire incontro alle richieste dei giocatori.