Quella che i videogiochi siano roba per bambini è un’idea che, oramai, il mondo ha bene o male superato. Tutti giocano: bambini, adulti e anziani, che siano uomini o donne, ricchi o non ricchi, dall’operaio di linea al dirigente di alto livello. I videogiochi, insomma, sono una passione senza età e senza ceto, che lega in un comune hobby gente dei tipi più disparati e differenti.
Tra tutti costoro, coloro che, per ovvie ragioni, finiscono con il vivere con maggior sacrificio questo tipo di passione sono coloro che vivono una vita professionale oberata e industriosa, mancando spesso del tempo, quando non anche delle energie, per dedicarsi a questo favoloso passatempo. Se poi si parla dei lavoratori di un paese noto tanto per la vena stacanovista del mondo del lavoro quanto per la lunga e fiera tradizione videoludica come il Giappone, allora i sacrifici si fanno duplici.
Questo è il caso della compagnia Mark-On Ltd, una compagnia nipponica che ha deciso di fare del prossimo 26 marzo, vale a dire domani, un giorno di ferie. Per quale motivo decidere cosi? Perché la compagnia si è vista, nel recente passato, sommersa da molteplici richieste di ferie proprio per quel giorno, e per quale ragione? Il lancio di Monster Hunter Rise.
Ecco dunque che la compagnia ha deciso di accontentare tutti i suoi bravi e industriosi dipendenti, tra cui si evince una forte presenza di gamer appassionati, facendo della giornata del 26 marzo 2021 un giorno di vacanza ufficiale. Una decisione che fa sorridere, e che mostra, una volta tanto, un lato umano da parte di una compagnia facente parte di un ambiente che raramente fa sfoggio di moti di simile empatia. Sicuramente i dipendenti saranno molto lieti di ciò, e staranno in trepidante attesa di poter accendere la loro Nintendo Switch e impugnare i Joy-Con per darsi alla caccia di mostri in Monster Hunter Rise, gioco che la critica ha già accolto calorosamente.