Durante un panel organizzato in occasione del DICE Summit 2018 di Las Vegas il director di The Last of Us: Part II, Neil Druckmann, ha parlato delle proprie fonti di ispirazione, ha affermato che adora i giochi dalla forte componente narrativa ed inoltre ha rivelato come titoli quali Monkey Island, le avventure Sierra oltre all’immancabile primo capitolo di Half Life, lo hanno reso l’uomo che è oggi.
Riguardo i dialoghi presenti nell’atteso sequel con protagonista Joel ed Ellie, l’uomo ha confessato come si sia ispirato ad una delle serie TV più chiacchierate del momento: The End of the F***ing World.
Neil Druckmann ha inoltre parlato dell’evoluzione compiuta dal proprio team di sviluppo, Naughty Dog, oltre a rivelare alcuni dettagli sulla nascita di The Last of US. In sintesi con lo sviluppo di Uncharted si è scelto di mettere al centro della scena la storia e non il gameplay, come invece avveniva con Crash per esempio.
Eccovi le sue parole:
“Eravamo uno studio che sapeva realizzare giochi action con delle mascotte in stile cartoon. Poi però ci siamo ritrovati a raccontare la storia di un personaggio che stranamente non aveva un aspetto folle. Inutile dire che Riuscire a raccontare questo genere di storia è stato un sogno.
Su The Last of US la maggior parte delle premesse si basavano su uno dei miei progetti studenteschi falliti, su un uomo e una donna perduti in un mondo di zombi. A quei tempi stavo lavorando sul reboot di Jak e Daxter, ma in seguito il team decise di intraprendere una strada nuova. Chiedemmo alla compagnia se potevamo realizzare qualcosa di diverso. Così abbiamo iniziato a confrontarci e a sviluppare i personaggi attraverso il gameplay, fino ad arrivare a quello che oggi conoscete come, appunto, The Last of Us: ci sono ancora gli elementi shooter e action, ma in questo caso si sposano con elementi narrativi diversi come la protezione e la sopravvivenza in un mondo disperato. Quindi abbiamo provato a capire come cambiare la struttura classica di quei generi per creare qualcosa di originale e interessante.”
Vi ricordiamo che Druckmann ha rivelato nei mesi scorsi che l’atteso secondo capitolo sarà presente ampiamente all’E3 2018, con lo sviluppo che è circa a metà ed alcuni livelli sono già completi.