I videogiochi, come anche i giochi da tavola o di carte se è per questo, nella moltitudine dei loro pregi celano un difetto: la maggior parte, infatti, sono usufruibili a dovere esclusivamente da coloro che hanno la fortuna di possedere una vista perfetta. Testi minuti, basso contrasto e colori (un impedimento per chi soffre di daltonismo) rendono questo tipo di passatempi comodamente accessibile solo per non soffre di disturbi della vista.
Al fine di guidare chi soffre di tali disturbi, aiutandoli a trovare i giochi per loro più accessibili, Lenstore, fonte di questo articolo, ha condotto uno studio che ha esaminato i videogiochi più popolari del mondo scovando quelli più adatti allo scopo.
I dati sono stati messi assieme sfruttando la classifica dei giochi più votati con supporto a tecnologie pensate per i daltonici su Metacritic, esaminando poi le molteplici funzionalità offerte dai giochi per stabilire quali fossero i più accessibili. L’esame ha riguardato anche i giochi più amati dello scorso 2020, anche in questo caso allo scopo di scoprire il livello di accessibilità per giocatori disabili. I giochi risultati più accessibili sono:
Come potete vedere, si è tenuto conto di quattro fattori d’accessibilità: l’eventuale presenza d’un opzione apposita per daltonici, la possibilità di ridimensionare i caratteri a schermo, la possibilità di ridimensionare lo HUD di gioco e la possibilità di regolare il contrasto. Se invece vogliamo considerare solo i giochi di recente rilascio, la classifica è la seguente:
In entrambe le classifiche spicca in prima posizione l’ultima fatica di Naughty Dog, The Last of Us: Part 2, titolo esclusivo di PlayStation 4 che fin dalle prime fasi di sviluppo si era intenzionati a rendere il più accessibile possibile. Il gioco infatti non include solo ogni opzione utile per gli ipovedenti, ma include anche una vasta gamma d’opzioni d’accessibilità per chi soffre di disturbi uditivi o motori.
Uno studio interessante che mostra come molti videogiochi dati per scontati da molti di noi siano effettivamente di difficile accesso per chi suo malgrado non dispone di una vista perfetta. La speranza è che premurarsi di offrire strumenti di accessibilità divenga, nel prossimo futuro, una norma e una prassi nello sviluppo dei videogiochi ma anche dei giochi da tavolo. Se desiderate maggiori dettagli sulla ricerca, v’invitiamo a leggerla direttamente dalla fonte (italiana) che trovate a fondo di questo articolo.