Il noto, ormai ex presidente della divisione americana di Nintendo, Reggie Fils-Aime ha recentemente condiviso i suoi pensieri sulla console war. In una intervista a Gamertag Radio ha osservato come, nonostante il business che ruota attorno al gaming sia enorme, la leadership è in realtà composta da dirigenti spesso in buoni rapporti tra di loro, anche se naturalmente in competizione.
Ha inoltre sottolineato come, trimestralmente, i leaders delle maggiori software house si riuniscano con l’Entertainment Software Association, l’associazione organizzatrice dell’E3, per decidere le mosse migliori per il futuro del gaming. Inoltre fa notare come, nonostante ogni dirigente punti a essere il migliore, sono consapevoli di condividere un mercato relativamente piccolo e che potrebbe essere necessario confrontarsi sui problemi che affliggono l’intera industria.
“Come dirigenti condividiamo un pasto, come dirigenti potremmo aver bisogno di chiamarci l’un l’altro per parlare dei problemi legati all’industria. I fans invece vedono la “console war”. Ascolta, non fraintendermi, ogni singolo dirigente vuole vincere. Ogni singolo dirigente vuole guidare la sua società. Ma la verità è che si tratta di un’industria molto piccola.”
Reggie Fils-Aime ha poi affermato di capire il perchè la gente creda nella console wars ma spera, tuttavia, che ci siano nuove opportunità per dimostrare l’infondatezza di tale idea. Come quando, in occasione dei The Game Awards del 2018, si fece raggiungere sul palco sia da Phil Spencer, capo di Xbox, che da Shawn Layden, l’allora capo di PlayStation.
Lo stesso Phil Spencer, boss Xbox ha più volte sottolineato, anche attraverso il suo account Twitter, come la sana competizione sia importante per innovare e progredire ma che tuttavia questa non debba essere troppo aggressiva o dannosa. E voi cosa ne pensate? Ha senso giustificare la console wars o siete d’accordo con Reggie e Phil? Fatecelo sapere nei commenti.