L’universo di Star Wars ha appena perso un personaggio, Cara Dune, interpretata da Gina Carano in The Mandalorian, non comparirà nei futuri episodi della serie per via del licenziamento dell’attrice (a meno che non procedano con una sostituzione, ndr) . Lo ha comunicato un rappresentante di Lucasfilm, dichiarando, in un comunicato ufficiale: “Gina Carano al momento non è impegnata con Lucasfilm e non ci sono piani affinché lo sia in futuro”.
Pare che la ragione dietro questa decisione, che priva l’apprezzatissimo filone narrativo di The Mandalorian di uno dei suoi personaggi, sia stata presa in risposta all’ennesimo post, ultimo di una lunghissima lista, in cui l’attrice Gina Carano, che è una (fin troppo) fervente repubblicana, ha messo a paragone le condizioni odierne dei sostenitori del partito repubblicano con quelle degli ebrei durante l’Olocausto, puntando con rabbia il dito verso un governo che lei ritiene colpevole di fomentare odio.
Questo post ha immediatamente infiammato i social, spingendo molti fan di The Mandalorian e non solo a chiedere a gran voce, sui profili social ufficiali di Disney +, Lucasfilm e Star Wars, l’immediato licenziamento di Gina Carano. Su Twitter ha portato anche al ritorno in voga d’un hashtag tutto dedicato all’attrice che esprime forse fin troppo chiaramente la rabbia degli utenti: #FireGinaCarano.
Il comunicato ufficiale prosegue, dichiarando che: “i suoi post denigratori su social media, che giudicano le persone basandosi sui preconcetti circa la loro identità culturale o religiosa sono ripugnanti e inaccettabili”. Di li a poco, l’attrice si è vista scaricata anche dalla UTA, come confermato da un rappresentante. Una fonte vicina alla produzione di The Mandalorian e Lucasfilm ha dichiarato che “stavano aspettando che lei desse una ragione per licenziarla da due mesi, e ora quella ragione è arrivata”.
L’attrice italoamericana, nonché ex lottatrice nelle arti marziali miste (MMA), che avremmo dovuto rivedere nella terza stagione di The Mandalorian e, forse, anche nella serie Rangers of the New Republic, non si è ancora espressa sull’accaduto.