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Home»Notizie»Uno streamer russo ha chiuso la sua ragazza incinta fuori casa per “scommessa”, lei muore per ipotermia

Uno streamer russo ha chiuso la sua ragazza incinta fuori casa per “scommessa”, lei muore per ipotermia

Sono notizie che non vorremmo mai dare, ma per dovere di cronaca dobbiamo. Durante una live stream sul proprio canale YouTube, uno streamer
Alex UlinoBy Alex Ulino7 Dicembre 2020Updated:7 Dicembre 2020
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Stas Reeflay
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Sono notizie che non vorremmo mai dare, ma per dovere di cronaca dobbiamo. Durante una live stream sul proprio canale YouTube, uno streamer russo ha chiuso fuori dal balcone la propria fidanzata incinta per una banale scommessa con uno spettatore.

Nome di tale youtuber russo è Stas Reeflay, vero nome Stanislav Reshetnikov, che ha ucciso la propria fidanzata, Valentina Grigoryeva, in diretta streaming chiudendola mezza nuda ed incinta fuori il balcone per 15 minuti. Purtroppo la temperatura ampiamente sotto lo zero non hanno permesso alla donna di resistere cedendo così all’ipotermia.

Il motivo? Una banale scommessa con uno spettatore che offriva 1000 dollari allo streamer per, sostanzialmente, torturare la povera donna. Essendosi accorto che qualcosa non andava, Stas, ha riportato la fidazata, ormai morta, all’interno della casa e continuando la diretta come se nulla fosse e rivolgendole frasi alquanto sconcertatnti: “Caspita, sembri morta”. Solo l’arrivo dei soccorsi arrivati ovviamente troppo tardi hanno confermato la morte della giovane, probabilmente per ipotermia.

Qui di seguito trovate il video che mostra alcuni dei momenti della live, ma consigliamo la visione solamente a chi non è facilmente impressionabile.

Non è la prima volta che lo streamer era al centro di polemiche per violenze e maltrattamenti inflitti a Grigoryeva, ed ora si è alzata una grossa polemica contro YouTube stessa per aver permesso all’uomo di trent’anni di continuare a fare lo youtuber di videogiochi indisturbato.

Inutile dire che è stato arrestato ed ora rischia fino a 15 anni di galera per omicidio colposo o due anni per aver mostrato la morte in diretta nel caso fosse accolta la sua tesi difensiva dell’incidente. La community videoludica si è fatta sentire e spera che la giustizia venga compiuta in maniera corretta e che per un lungo tempo sia impossibilitato nel continuare a fare lo streamercome se nulla fosse mai accaduto sulla piatatforma di Google, YouTube.

streamer

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