Ha creato davvero un gran chiacchiericcio l’articolo con protagonista Ubisoft scritto dal bene informato Jason Schreier, di Bloomberg, che ha portato a galla le visioni misogine di molti suoi dipendenti di alto livello, che hanno agito più volte per ridimensionare i ruoli femminili, spinti dalla convinzione che “le donne non vendono”.
Le voci e le testimonianze raccolte da Schreier hanno rivelato che, da principio, Jacob e Evie di Assassin’s Creed Syndicate avevano il medesimo peso e spazio nella trama, onde poi essere modificato a discapito della figura femminile. Pare addirittura che in Assassin’s Creed Origins, dopo il prologo, avremmo dovuto giocare nei panni di Aya e non di Bayek.
Non da meno anche Assassin’s Creed Odyssey, che pare in principio fu scritto per la sola Kassandra come personaggio giocabile, a cui poi è stato affiancato Alexios poiché, secondo i dirigenti, presentarsi con una protagonista non è un opzione.
Atteggiamenti che, se possono dire la mia, non sorprendono più ora che il mondo è noto dell’aria che si è respirata in passato in quel di Ubisoft, tra bullismo, discriminazioni, abusi e molestie passate sotto silenzio dal reparto risorse umane e dagli alti dirigenti.
Ulteriori conferme della misoginia imperante giungono da Marie Jasmin, ex sviluppatrice della compagnia francese, che ha confermato quanto reso pubblico da Schreier:
“ho lavorato per lo studio di montreal da assassin’s creed 2 fino al decimo (origins), e posso dirvi che i dirigenti ubisoft dicevano ‘le donne non vendono’ OGNI. SINGOLA. VOLTA. sONO AMMIRATA DAI RAGAZZI DI UBISOFT QUEBEC, CHE HANNO COMBATTUTO CON LE UNGHIE E CON I DENTI PER RIUSCIRE A FARE IN MODO CHE EVIE PRIMA E KASSANDRA POI RIUSCISSERO ANCHE SOLO A ESISTERE. sappiate che, prima di quelle, molte battaglie sono state perse”.
Queste parole rendono edotti d’una triste realtà, vale a dire che molte eroine che avremmo potuto imparare ad amare non sono mai esistite, e tutto per via della visione del mondo distorta di qualche misogino uomo di potere.
C’è una parte di internet che, probabilmente, risponderebbe che sono quasi solo gli uomini a dedicarsi ai videogiochi (falso mito) e che essi desiderano giocare nei panni d’un uomo, e Jasmin ha spiegato che è proprio per queste ragioni che Eivor donna, di Assassin’s Creed Valhalla, è stata svelata senza effettivamente venir presentata. Niente trailer ne materiale promozionale per lei, tutto ruota attorno a Eivor maschio.
This ideology is also why the latest AC reveal trailer featured their fantastic woman Eivor 0% of the time. You had to learn of her existence by finding a picture of a figurine on the internet. Some gamers got angry at her existance, are you surprised? Misogyny breeds misogyny.
— Marie Jasmin ✨ (@mariejasmin_) July 21, 2020
Continuate a seguirci sulle pagine di Game-Experience per restare al passo con ogni novità e curiosità in arrivo dal vasto mondo del gaming!