Adoro giocare in portabilità tramite cellulare e non ho mai fatto mistero del fatto che credo che esistano dei titoli di tutto rispetto per i nostri smartphone che molti giocatori “tradizionalisti” ingiustamente ignorano solo perché per una piattaforma malvista. Apprezzo anche quando un gioco nato per smartphone particolarmente riuscito riesce a ritrovare un piccolo spazio anche su console o su PC, cosa che recentemente sta accadendo sempre con più frequenza. Non sempre però tutti i titoli portati su console riescono a trovare una loro dimensione su schermi più grandi di quelli di un cellulare: oggi vi parliamo di Let Them Come, un titolo mobile che ha deciso di affrontare la sfida del porting su console.
Escono dalle fottute pareti
Let Them Come ci mette nei panni di Rock Gunar, superstite all’interno di una nave spaziale che dovrà difendere la sua vita dall’attacco di orde di alieni mossi da intenzioni non proprio amichevoli: per fare ciò si avvarrà dell’uso di una torretta mitragliatrice e di alcune armi secondarie quali coltelli, mazze, granate e molotov che sbloccheremo man mano che guadagneremo crediti di gioco, oltre ad una serie di abilità passive che ci faciliteranno nello sconfiggere le orde di alieni. Il protagonista occuperà lo spazio a sinistra dello schermo mentre le creature che ci attaccheranno si muoveranno da destra verso sinistra n un corridoio bidimensionale: basterà premere la mira con l’analogico sinistro e sparare con il grilletto sinistro (destro quando vorremo usare le munizioni speciali) oppure preme uno dei tasti frontali per usare una delle armi secondarie sopraelencate. Il tutto fino al raggiungimento della fine del livello dove, sconfitto il boss di turno, ci farà accedere al successivo dove incontreremo nuove specie aliene pronte ad essere crivellate di colpi.
Ora, chiariamo una cosa: la versione che ci è stata data da recensire è per PlayStation 4 e pertanto qualsiasi giudizio sul prodotto è legato unicamente alla piattaforma sul quale è stato provato. Let Them Come soffre pesantemente del passaggio da mobile (dove probabilmente il gioco riesce ad essere molto più entusiasmante) agli schermi dei nostri salotti e questo lo si può vedere in due caratteristiche. La prima è la scarsa offerta ludica del gioco che, alla fine della fiera, si rivela piuttosto statico e con un gameplay che rimane molto confinato alle poche azioni messe a disposizione, diversificato solo dai nemici delle diverse ondate che si differenziano nel numero e nella tipologia, ma che difficilmente vi porteranno ad approciarvi ad essi in maniera differente, almeno finché non vi scontrerete con una ondata particlarmente ostica, morirete e comprerete allo shop quell’equipaggiamento utile a sconfiggere quell’alieno particolarmente ostico. Fatto questo si torna ad abbattere nemici senza troppe preoccupazioni, tirando qualche manganellata a quel mostro che osa avvicinarsi troppo. Finito il livello si passa al successivo che si diversifica per lo sfondo e per gli alieni che compongono l’orda, ma che nel complesso non daranno sensazione di grande varietà, rendendo il gioco più adatto a sessioni mordi e fuggi. E qui ci ricolleghiamo al secondo problema del gioco, ovvero il fatto che sessioni prolungate tipiche di una fruizione casalinga non si adattano minimamente a questo gioco che sarebbe stato meglio se fosse rimasto confinato alla sua natura di gioco mobile dove sicuramente riesce a divertire e rendere meglio. Non aiuta lo stile grafico adottato dal gioco: il design dei mostri poco riuscito ed ispirato (se non per i boss) unito alla pixelart “upscalata” sui grandi pannelli dei televisori di casa “imbruttiscono” un art design che su smartphone avrebbe avuto sicuramente una resa ben diversa.
PRO
- Il gioco di base è divertente…
CONTRO
- … ma il porting lo è molto meno
- Contenutisticamente carente
Versione testata: PlayStation 4