Ritrovarsi a recensire un prodotto nostrano fa sempre piacere e per un attimo sembra che l’orgoglio patriottico annebbi il mio spirito critico facendomi dimenticare dell’obbiettività e dei miei criteri di giudizio. Passata l’euforia iniziale, però, bisogna rivestire i panni dei criticoni e tornare a essere severi e il più imparziali possibili, in modo da consigliare al meglio i nostri lettori. Oggi vi parliamo della milanese Digital Tales, software house che ha lavorato, fra gli altri, ad alcuni titoli di moto su licenza come SBK e MotoGP. Nella fattispecie in questa recensione parleremo di Bookbound Brigade, un’avventura a metà fra il platform e i Metroidvania, capace di combinare numerosissimi personaggi della letteratura classica e moderna in maniera del tutto originale irriverente.
A mille ce n’è
Nel bizzarro mondo di Bookbound Brigade, un’immensa biblioteca dagli sconfinati scaffali ricolmi di libri, vivono in armonia centinaia e centinaia di personaggi provenienti dai romanzi e dalle fiabe più celebri della storia della letteratura. L’idillio, però, è destinato a finire in breve tempo: il Tomo dei Tomi (per gli amici “Tom”), un polveroso e antico volume che per lustri ha garantito pace e tranquillità in tutto il bizzarro mondo di Bookbound Brigade, è stato rapito da un misterioso malfattore. Il caos ha quindi preso il sopravvento fra gli scaffali affollati del mondo ideato da Digital Tales, spingendo i personaggi di storie e fiabe a unire le proprie forze per riportare in salvo Tom. Nasce così la Bookbound Brigade, in italiano “Brigata Rilegata”, un gruppo di eroi letteralmente incollati fra loro, in viaggio attraverso i mondi racchiusi tra le pagine dei libri. Il team iniziale è composto da alcuni volti celebri dei classici della letteratura: il vecchio e scorbutico Re Artù, il mefistofelico Conte Dracula, l’impavido Robin Hood, la piccola e dolce Dorothy Gale da Il Mago di Oz ed altri personaggi che incontrerete sul vostro cammino. Ogni protagonista è una versione rivisitata in chiave ironica e scanzonata della relativa controparte cartacea che abbiamo imparato ad amare od odiare nei rispettivi racconti. Punto di forza di Bookbound Brigade sono certamente i dialoghi demenziali fra i componenti della Brigata e gli NPC sparsi per i vari mondi, che enfatizzano le caratteristiche dei singoli personaggi portandole all’estremo, come per esempio le continue battute sul fuoco rivolte a Giovanna d’Arco o lo scetticismo generale nei confronti di Don Chisciotte, ritenuto troppo pazzo per dire il vero.
L’unione fa la forza
Come suggerisce il nome di questa sgangherata combriccola, i nostri eroi saranno uniti da un “legame”, cooperando fra loro e muovendosi all’unisono. Il gameplay mescola elementi tipici dei platform ad altri prettamente ruolistici: ciascun personaggio che compone la brigata possiede alcune abilità e caratteristiche speciali, che potremo via via sbloccare spendendo punti raccolti durante l’avventura oppure parlando con determinati NPC. Il numero di personaggi che controlleremo non solo determinerà il numero di skill utilizzabili, ma anche le dimensioni e l’estensione stessa della nostra brigata. Più la brigata sarà affollata e, per esempio, più facile sarà raggiungere determinati punti della mappa altresì inaccessibili, oltre ad aver a disposizione un numero cospicuo di tipi di attacco. Modificando la formazione della brigata disponendola in verticale, infatti, sarà possibile raggiungere un’altura e accedere a nuovi passaggi oltre che scagliare i nemici nell’aria e utilizzarli come proiettili. La mappa delle varie zone, strutturata su più livelli e stanze, ricorda molto da vicino quella dei classici Metrodvania, e richiede una buona dose di pazienza per essere esplorata interamente. Purtroppo la gestione della stessa non ci è sembrata particolarmente brillante poiché le indicazioni risultano poco precise, soprattutto quando si tratta d’individuare oggetti tralasciati o aree della stanza inesplorate. A livello tecnico il gioco non si discosta molto dai canoni dei titoli indie, ma non per questo Bookbound Brigade pecca di cura od originalità. Lo stile grafico adottato dal gioco di Digital Tales è semplice quanto delizioso, contraddistinto da un character design caricaturale e coloratissimo. Da segnalare anche le simpaticissime animazione dei protagonisti, che ne riprendono le emozioni e i movimenti in maniera credibile, come quando, per esempio, trovandosi sull’orlo di un precipizio gli stessi si sorreggeranno l’uno con l’altro per evitare di cadere. Meno positivi sono invece i tempi di caricamento, un po’ troppo eccessivi rispetto agli standard e che alla lunga possono dare noia. Nulla da segnalare sul comparto audio, invece: nonostante non sia presente il doppiaggio in italiano, la maggior parte dei dialoghi sono soltanto visualizzabili per iscritto e tutti adeguatamente disponibili nella nostra lingua (e ci mancherebbe). Niente male neppure la longevità del titolo, che sfiora la doppia cifra. Decisamente buono se considerato i soli 19,99€ necessari per acquistare Bookbound Brigade sull’eShop Nintendo. Non sono previste particolari feature realizzate ad hoc per la console ibrida Nintendo, ma il gioco fa comunque il suo dovere anche su Switch, sposando appieno la sua portabilità.
Piattaforme disponibili: Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows
Versione testata: Nintendo Switch
Pro:
– Dialoghi ispirati e dissacranti
– Direzione artistica minimale ma deliziosa
– Prezzo budget
– Gameplay vario e buona componente ruolistica
Contro:
– Caricamenti talvolta biblici
– Level design a tratti ripetitivo
– La mappa è un po’ troppo confusionaria e dispersiva