Dopo una serie di ottimi remake attinenti ai loro predecessori – citiamo Spyro e Crash tanto per darvene un’idea – avevamo bisogno di tornare ancora una volta a giocare i nostri sogni di bambini, stavolta meno frivoli e più cupi. Lo abbiamo atteso tantissimo fin dal suo annuncio, ma a breve lo avremo per le mani e noi l’abbiamo provato per voi: Medievil!
Occhio alla storia!
Medievil inizia proprio come il suo predecessore, parlandoci della strana vicenda che ha come personaggio principale il nostro buon Sir Daniel: tanto tanto tempo fa, il perfido stregone Zarok risvegliò un esercito di demoni per prendere possesso del regno, ed il nostro goffo condottiero Sir Daniel Fortesque tentò, mettendo assieme la milizia di Gallowmere, di fermarne i piani con discreto successo – a parte l’essere inciampato per errore sulla propria morte. Cento anni dopo, lo stregone ci riprova riportando in vita i morti in ogni parte del regno, compreso il nostro eroe che si risveglia sotto forma di scheletro nella sua tomba al cimitero con ancora la propria coscienza intatta: un brutto errore di valutazione per lo stregone in quanto il fato è pronto ad offrire una seconda possibilità a Sir Daniel, che può finalmente prendersi la meritata fama dopo la battaglia in cui morì prematuramente.
Un rinfrescante tuffo nel passato
Il gioco parte con un breve tuturial appena dopo la cutscene introduttiva per insegnarci i tasti principali, pochi e ben responsivi: si va dalle levette per il movimento all’attacco leggero e pesante (quando carichiamo la special) coi rispettivi quadrato e cerchio, il cambio arma si effetua con triangolo, il salto con la croce ed i grilletti sono riservati al lancio dell’arma secondaria e alla visuale – stavolta non in prima, ma in terza persona – che alle volte ci permetterà di regolare meglio la nostra direzione oltrechè di guardarci attorno. Per spiegarci tutto questo in modo divertente e veloce, Medievil ci fa leggere i libri che troveremo sul percorso e parlare con le garguglie, teste di pietra appese ai muri e anche nostri futuri mercanti – che mangeranno i nostri risparmi per sputare indietro l’armamentario di cui avremo bisogno.
La prima cosa che è possibile notare è come l’impostazione generale, anche se svecchiata, sia rimasta la stessa: le telecamere sono fisse e possiamo ancora divertirci a picchiare gli zombie col braccio malandato di Sir Daniel, trovare i calici e sbloccarli uccidendo tutti i nemici richiesti, curarci con le fontane della vita (non infinite, proprio come nel primo titolo) od usare lo scudo dotato dei relativi punti di resistenza e persino la balestra, con il relativo fuoco fatuo/mirino colorato e non troppo vistoso per sapere dove la si sta puntando al momento, e che ci segnalerà gli oggetti importanti. Ovviamente nel rinnovo qualcos’altro è cambiato, e se la reattività di Sir Daniel è più alta che mai anche i suoi nemici sembrano avere gambe nuove rispetto al vecchio capitolo, dove camminavano incerti verso il nostro scheletro di fiducia. Gli zombie, a parte l’essere corridori nati, ci causeranno comunque poco danno: ancora una volta saranno i pericoli ambientali ad essere i veri nemici del gioco, in quanto è ancora possibile per il nostro Sir Daniel annegare o cadere dall’alto – finendo (di nuovo) prematuramente la caccia allo stregone. Anche le boss fight continuano ad essere competitive e memorabili, per gli amanti dello studio dei pattern e del vecchio livello di difficoltà a cui non si poteva sfuggire: tutti i boss avranno un punto debole che si rivelerà a noi solo dopo tre o quattro attacchi, mentre per il resto saranno praticamente invulnerabili a differenza dei nemici normali, che comunque andranno via via irrobustendosi. Parlando delle armi a nostra disposizione, c’è sempre il braccio del nostro Fortesque o per i meno amanti la spada classica, i pugnali da lancio e una balestra utile per i nemici distanti. L’arsenale crescerà comunque di livello in livello, mano a mano sbloccheremo calici e troveremo oggettistica.
Una volta finito un livello, potremo ripeterlo partendo da un punto prestabilito o spostarci a quello successivo tramite la mappa che ci mostrerà l’intero mondo di gioco. Proprio quest’ultima è un elemento completamente ricostruito rispetto all’originale, assieme al Salone degli Eroi in cui possiamo trovare diversi dettagli che ampliano la mitologia del gioco e la storia di Fortesque e dei suoi paladini.
Medievil in questa nuova veste mostra con quanta cura l’intero gameplay, sebbene rinnovato nella grafica, sia stato quasi del tutto preso e integrato nella maniera più naturale e tranquilla possibile, mostrando passi in avanti sia in quanto a stabilità sulla console che per cura del dettaglio generale. La scrittura di Medievil è la parte più rilevante ed ancora oggi riesce a divertire profondamente, tra le smorfie di Sir Daniel e le stranezze degli avversari che al tempo, quando ancora eravamo bambini, ci inquietavano profondamente. Il lavoro di ricostruzione in effetti non solo riesce a mantenere lo spirito originale ma anche a far risaltare quel lato gotico che lo contraddistingueva, accompagnandolo con una vena comica che alleggerisce i toni dell’avventura.
Certo, la storia non fa il cavaliere
L’illuminazione e i modelli 3D estremamente dettagliati non modificano quello che era l’idea dietro alla grafica originale di Medievil. Le tonalità cromatiche sono state debitamente corrette mirando a dare profondità agli scenari senza stravolgere l’estetica o riempire eccessivamente lo schermo, mantenendo comunque quella sorta di vena burtoniana che permeava già l’originale: è difatti il carisma che permea la storia più che la storia stessa a divertire ancora oggi, quella che ha contribuito a creare l’icona di Medievil rimasta nel tempo. Ovviamente non tutto è perfetto, la telecamera non sempre fa il suo dovere lasciandoci ciechi in un angolo a volte contro dei nemici, ed i nostri ostici avversari stessi tendono ad apparire improvvisamente in gruppi folti. Ogni tanto salta fuori qualche collisione rispetto a giochi d’azione più moderni, gli scenari sembrano un po’ troppo spogli e nel complesso il lavoro di remake sembra – rispetto a titoli come Spyro e Crash Team Racing – essere comunque rimasto legato al look molto poligonale del vecchio titolo, non volendo distaccarsi del tutto da quell’aspetto un po’ spigoloso che ancora ci lega ai vecchi modelli. In verità, dietro questa nostalgia c’è un lavoro enorme di modelli inediti, elementi decorativi del tutto nuovi e un rimaneggiamento delle texture a tappeto, il tutto puntando ad una risoluzione in 4K che assicura una resa impeccabile: sembra quasi che Medievil voglia rimanere a metà tra un remake e una remastered, portando avanti con forza il proprio carattere, svecchiando solo determinati elementi e celebrando tutto quello che rimane.
Proprio come l’originale, anche Medievil può vantare un’ottima longevità che si aggira attorno alle 16-20 ore di divertimento profuse in almeno una ventina di livelli sempre diversi tra loro in cui perdersi a cercare i calici, piuttosto che portare avanti solo ed esclusivamente la storia. Grazie a questo espediente anche la rigiocabilità è ottima, e se non avremo fatto tutto in una prima run si potrà sempre ritentare nelle future.
Parlando del sonoro, il titolo è completamente in italiano ed anzi, è stato eseguito un recupero massivo delle voci originali che caratterizzavano il doppiaggio nostrano – ad eccezione dell’aggiunta di una nuova leva, Elisabetta Cesone, già interprete di Gaia in God of War. L’intero comparto di tracce audio è stato rimasterizzato, l’accompagnamento registrato nuovamente in versione orchestrata grazie al supporto della Sinfonica di Praga, così come gli effetti.
PRO:
⦁ Sir Daniel è nuovamente tornato!
⦁ Fascino del mondo di gioco ancora uguale a quello di un tempo
⦁ Grossi miglioramenti con la telecamera
⦁ Bonus: così fedele all’originale che se vi ritrovaste bloccati in un punto, potrete consultare le vecchie soluzioni
CONTRO:
⦁ Forse la ricostruzione poteva essere ancora migliore
⦁ qualche problema di fluidità
Piattaforma provata e Disponibilità: PlayStation 4
Pegi: 18+
Longevità: 16-20 ore
Sviluppatore: Other Ocean Intertaiment
Editore: Sony Interactive Entertainment
Distributore: Sony Interactive Entertainment
Lingua: completamente localizzato in Italiano
Anno: 25 ottobre 2019
Tipologia: Avventura, Hack and Slash