Le due console di nuova generazione Xbox Series X e Series S sono disponibili ormai da un anno, nonostante i problemi di rallentamento della produzione causata dalla crisi di reperibilità dei semiconduttori, e quindi è possibile tirare le somme in merito a quello che è stato l’anno 2021 per il brand di Xbox e per i giocatori delle piattaforme targate Microsoft.
Ebbene, secondo la redazione di Windows Central, il 2021 sarebbe stato assolutamente uno dei migliori anni di sempre per la compagnia di Xbox, soprattutto grazie al fatto che Xbox Series X|S avrebbe rappresentato un totale cambio di pagina per la compagnia americana e grazie all’implementazione completa della visione di Phil Spencer per la strategia aziendale.
Ci sono stati alcuni passi falsi e ci sono ancora alcuni problemi da risolvere, ma in generale, secondo la testata giornalistica il 2021 sarebbe stato a mani basse uno degli anni migliori di sempre per Xbox, in grado di offrirci una sbirciatina a quello che possiamo aspettarci per i prossimi anni. Insomma, il 2021 rappresenterebbe soltanto la punta dell’iceberg.
Ma quali sarebbero i motivi dietro a queste dichiarazioni? Prima di tutto, il 2021 è stato l’anno di Xbox Game Pass, cioè l’anno del suo coronamento come servizio in grado di offrire sia quantità che qualità in termini di catalogo videoludico, ospitando tanti nuovi titoli facenti parte dei team first-party di Xbox Game Studios, tra cui in modo particolare i nuovi arrivati di ZeniMax Media/Bethesda Softworks (DOOM, Quake, The Evil Within, Fallout, The Elder Scrolls e altro ancora).
Stiamo parlando anche dell’anno in cui si sono fatti vedere finalmente videogiochi tripla-A arrivare all’interno del catalogo del Game Pass già a partire dal loro giorno di lancio. Si tratta anche questo di un fattore che ha contribuito a rendere il servizio sempre più apprezzabile.
Per non parlare dell’integrazione su mobile, PC e console della funzionalità di xCloud, in grado di poter giocare ai titoli del catalogo in streaming grazie al servizio di Xbox Game Pass Ultimate. Per quanto riguarda invece il parco titoli first-party bisogna citare Psychonauts 2, Forza Horizon 5 e Halo Infinite. Per il resto abbiamo visto uscire al lancio anche giochi multipiattaforma o in esclusiva temporale come ad esempio Outriders, Back 4 Blood, The Gunk, Serious Sam 4 e altri ancora. Contando anche le uscite su PC come Age of Empires 4, possiamo dire che nel 2021 abbiamo visto un parco titoli decisamente diversificato.
Anche la grande potenza offerta dall’hardware di Xbox Series X ha contribuito nel far rinascere il brand dopo la delusione della scorsa console Xbox One, la quale faceva e fa tuttora molta fatica a mantenere risoluzioni dignitose. Ma non solo. Anche la piccola Series S è stata di grande aiuto per il brand, permettendo di ottenere seguito anche in mercati da sempre molto scettici nei confronti di Xbox, come ad esempio il Giappone. Importante segnalare anche l’impegno di Microsoft nel potenziare l’elenco di giochi retrocompatibili e di potenziarli grazie alla funzionalità dell’FPS Boost.
Ma come abbiamo detto prima, ci sono stati anche alcuni passi falsi, tra cui l’intento di aumentare il prezzo di Xbox Live Gold in maniera assolutamente poco ragionevole, così da spingere in maniera troppo forte i consumatori a sottoscrivere un abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate. Tuttavia, dopo una forte ondata di criticismo, Microsoft è fortunatamente tornata sui suoi passi scongiurando l’aumento di prezzo in questione. Più che altro, l’offerta di Xbox Live Gold è chiaramente peggiorata rispetto agli anni passati, ma l’abbonamento costa sempre uguale.
Un altro elemento importante per Microsoft e Xbox è il PC, ma ad oggi l’impegno della compagnia in tal senso è ancora non soddisfacente nonostante gli sforzi, passando per il sistema operativo Windows, l’applicazione Xbox, l’applicazione di Windows Store, l’offerta di titoli sul Game Pass per PC meno attraente rispetto a quella su console e altro ancora.
In modo particolare, parlando di cross-play, Phil Spencer disse che non avrebbe mai voluto obbligare i giocatori console a giocare contro i giocatori su PC con mouse e tastiera. Peccato che la realtà dei fatti è ben diversa con Halo Infinite, che in un modo o nell’altro sembra effettivamente obbligare i giocatori console e PC a competere tra di loro nelle playlist sociale addirittura tra controller e mouse/tastiera. Nelle playlist classificate invece è possibile selezionare di giocare solo con quegli utenti PC che utilizzano un controller.
Siete d’accordo anche voi con queste considerazioni oppure no? Dare anche un’occhiata a quelli che sarebbero i 20 migliori giochi del 2021 per Xbox Series X secondo Metacritic!