Sappiamo già da diverso tempo che qualche buona sessione di gioco porta eventualmente a vari benefici per la salute, dalla possibilità di sviluppare ulteriormente la visuale spaziale, il problem solving e anche potenziare le proprie abilità cognitive.
Ebbene, ora sembra esser stato scoperto che giocare ai videogiochi in sessioni bilanciate porta il giocatore a bruciare anche qualche grasso (d’altronde fa perdere calorie anche masticare chewing gum).
Apparentemente, due ore di attività davanti ai propri videogiochi preferiti su PC o console equivale a perdere calorie quasi quanto fare mille addominali di fila.
Queste considerazioni vengono da un recente studio portato avanti da una piattaforma sportiva chiamata Stakester, che permette di guadagnare soldi e premi semplicemente giocando, mettendo in evidenza che i giocatori di sesso maschile perdono 420 calorie in una sessione di gioco di 120 minuti.
Questo, secondo la compagnia, sarebbe anche l’equivalente di 1000 addominali. Allo stesso tempo, le giocatrici farebbero anche meglio dei maschi, bruciando ben 472 calorie anziché 420.
Viene così spiegato che la competizione aumenta il nostro battito cardiaco e tra l’altro molti di noi avranno fatto esperienza di quel fenomeno della “sudata da videogioco” per aver giocato una partita importante in un certo gioco (ad esempio cercando l’ultimo gol fondamentale su FIFA o cercando l’ultima kill rimanendo ultimo su Call of Duty: Warzone).
Il fondatore e CEO di Stakester Tom Fairey ha condiviso questi risultati con la rivista Men’s Health dichiarando di essersi aspettato di certo una perdita di calorie, ma rivelando anche di essere rimasto davvero stupido dal loro ammontare.
Per lo studio effettuato dalla compagnia, i ricercatori hanno monitorato il battito cardiaco di 50 volontari che sono stati messi a giocare a FIFA e a Call of Duty: Warzone per due ore di tempo. A questo punto, hanno scoperto che i maschi bruciano una media di 210 calorie all’ora durante una sessione di gioco intensa, mentre le femmine ne bruciano 236 nello stesso tempo considerato.
Vogliamo a questo punto ricordare anche uno studio del 2020 da parte della Queensland University of Technology (QUT) in Australia che ha scoperto come i videogiocatori presentino al 21% un peso corporeo più salutare rispetto alla media della popolazione. I giocatori che si cimentano molto nell’esport, inoltre, presentano meno tendenza al bere e al fumare rispetto al pubblico generale e passano una vita significativamente più attiva.
Insomma, con questi due studi si potrebbe anche aver smontato la correlazione tra la passione sana dei videogiochi e l’obesità. Voi cosa ne pensate? Poi c’è anche quest’altro studio decisamente particolare, il quale afferma che gli studenti che tolgono tempo allo studio per giocare ai videogiochi vedono i propri risultati scolastici peggiorare. Non è strano?